Domenica 23 febbraio si è svolta a Imola la 3^ ed ultima fase di Campionati di società regionali di Cross. Nella stessa occasione sono stati assegnati i titoli individuali di campione regionale. Uno sguardo ai partecipanti imolesi nelle categorie giovanili.
Tra le Cadette Lovepreet Rai si piazza al tredicesimo posto, in linea con i precedenti piazzamenti e dosando meglio le energie, anche se resta un po’ di rammarico perché questa prestazione non le consentirà di partecipare ai Campionati Italiani. A seguire, Alice Visani, Emma Silvestre, Asja Cilini, Carolina Gardelli, Giorgia Cava, Caterina Vanni, Martina Assirelli, Gaia Babini, Caterina Filippone. Nella categoria Ragazze ottimo ottavo posto per Letizia Mengozzi, sorella d’arte di Federico,alla prima gara disputata; bene anche Giada Martelli 12^, seguita da Federica Martini, Lucia De Caro, Giulia Bugani, Francesca Drazzi, Beatrice Palomonari, Laura Papageorgiou, Maddalena Pagani, Chiara Pavanello, Beatrice De Maio, Aida Folli, Teresa De Santis. Nella gara Ragazzi 14° Federico Marchi, con i compagni Federico Balducci, Luca Martelli, Federico Fadda, Lorenzo Ricci, Giuseppe Cassani, Alessandro Merlini, Filippo Venieri e Davide Pirazzini. Nei cadetti, dove mancavano all’appello i mezzofondisti, c’erano Alberto Salomoni, Tommaso Potenza, Mattia Galassi, Nicolò Cuccu, Matteo Lollini, Ivan Scarpato e Mattia Cortesi.
Le classifiche di società giovanili hanno visto l’Atletica Imola concludere al quarto posto tra i Ragazzi e al sesto tra le Ragazze; le Cadette hanno fallito per poco l’assalto al podio, concludendo quarte, mentre i Cadetti non sono entrati in classifica. Un bilancio in rosso, dunque? No.
È stato infatti un banco di prova per sperimentare l’impegno richiesto per “coprire” le gare per tre domeniche: la partecipazione di tutti è importante e ciascuno deve fare la sua parte. Anche con un po’ di spirito di sacrificio, come quello di un giovane atleta che predilige sì la velocità e tuttavia deve correre anche la campestre. Del resto, il nostro è uno sport dove la specializzazione nelle varie specialità è tardiva rispetto ad altre discipline, quindi avanti tutta e “buttarsi” senza paura, anche nelle campestri dove la paura della “fatica” a volte frena gli entusiasmi. Sarà importante, in primavera, aver fatto tesoro di questa esperienza e dello spirito di squadra, quando sarà il momento dei CdS su pista e bisognerà essere presenti in tutte le discipline.