Denis Libofsha si presenta in attesa dei Campionati Italiani indoor U23

Ciao Denis! Visto che sei un atleta imolese dal 2020, quali sono le tue specialità e i tuoi risultati migliori?

Ciao a tutti! Sono tesserato per l’Atletica Imola dal 2020 ed è stata, insieme a quest’inverno finora, la mia stagione migliore: ho corso i 60m indoor in 6’’90 la settimana scorsa, mentre l’anno scorso ho migliorato i miei primati personali nei 100 (10’’87) e nei 200 (21’’95 con vento a -1.1). Nei 100 sono arrivato secondo ai Campionati Regionali Assoluti (primo tra le Promesse), mentre nei 200 sono arrivato rispettivamente 3° e 2°.

Cosa ti ha portato a scegliere l’Atletica Imola Sacmi Avis?

Nel 2020 ho pensato che l’Atletica Imola fosse una scelta migliore della Santamonica Misano per poter crescere, vista la qualità del gruppo e la storia di velocisti che hanno gareggiato con questa maglia. Spero di riuscire a portare buoni risultati alla squadra, sia a livello individuale che di staffetta.

Cosa ti ha portato a scegliere l’atletica e la tua specialità?

Ho iniziato atletica quando ero molto piccolo perché i miei amichetti delle scuole elementari la praticavano e ci eravamo trasferiti attaccati al campo e riuscivo ad andare agli allenamenti autonomamente. Inizialmente praticavo sia velocità che salto in lungo, ma ho scelto la velocità perché i 100 e i 200 mi davano più soddisfazioni. Faccio comunque qualche gara di salto in lungo, ma per piacere e senza obiettivi particolari.

Chi è il tuo tecnico? Cosa ti piace del tuo allenatore e del tuo gruppo?

Nonostante il cambio di casacca mi allena sempre Licia Pari con il gruppo della Santamonica. Il gruppo mi piace molto, siamo amici anche fuori dal campo e ci vogliamo tutti molto bene. Il pregio principale di Licia è che supporta sempre i suoi atleti, mentre l’atletica mi piace perché allenandomi riesco a scaricare tutto il nervosismo e la tensione della giornata.

Quali sono i tuoi allenamenti preferiti e quelli più odiati?

Mi piacciono di più le ripetute lunghe, dai 200 ai 300, perché mi danno una soddisfazione maggiore rispetto ad allenamenti formati da tante prove corte e con poco recupero; infatti dall’anno scorso mi vedo più duecentista e non centometrista.

Quali pensi che siano le tue gare migliori e peggiori?

Una delle peggiori è sicuramente il salto in lungo ai Campionati Italiani Allievi di Rieti 2017, dove ho fatto tre nulli. Nella velocità il Meeting Spazzoli a Cesena del 2018: c’era -2.5 di vento e corsi in 11’’46, due settimane prima avevo migliorato il mio personale portandolo a 11’’05: ero molto deluso. La migliore è stata quella sui 200 ai campionati regionali di Piacenza: il terzo posto era inaspettato perché non ero neanche nella serie migliore e c’era molta concorrenza; ho avuto il vento a favore mentre la più forte contrario, ma mi sentivo molto in forma e sento che avrei ottenuto questo risultato con qualsiasi condizione.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?

Vedo gli italiani indoor come un periodo di transizione verso gli outdoor, la parte più importante della stagione. Voglio migliorare i miei record personali sui 200 e sui 100 e debuttare sia alla fase regionale sia a quella nazionale del CdS con la maglia dell’Atletica Imola e ottenere buoni risultati per la squadra.

Chi sono i tuoi sportivi preferiti?

Nell’atletica ammiro molto Jonathan Edwards e Christian Taylor, perché hanno reso il salto triplo un’opera d’arte; nella velocità mi piacciono Bolt, Blake, Powell e Gatlin, mentre al di fuori della pista Ibrahimovic perché nel bene e nel male è un personaggio unico.

Che sport praticheresti se non facessi atletica?

Probabilmente niente! Mi sono innamorato dell’atletica da piccolo e non ho sport che mi appassionino allo stesso modo. Mi piace guardare il tennis, ma non ci giocherei agonisticamente.

Chi è e cosa fa Denis Libofsha fuori dalla pista?

Frequento il primo anno di Scienze Motorie a Rimini, e mi reputo una persona tranquilla e sulla quale si può contare.

Come hai vissuto il cambiamento da scuola a università?

A scuola non ero un tipo molto studioso e quindi è stato un po’ traumatico passare da studiare poco a farlo tutto il giorno, però riesco a separare l’atletica dallo studio e mantenere una mentalità lucida.

Hai qualche rituale scaramantico pre gara?

Durante le gare indosso sempre un paio di calzini, che ora sono rotti! Invece non mi piace ascoltare la musica sia durante il viaggio che prima del riscaldamento.

Per concludere, hai un consiglio da dare agli atleti più giovani?

Vorrei dire ai più giovani di non pensare alla competizione ma vivere le gare in modo rilassato, cercando di divertirsi e conoscere più persone possibile sia dentro che fuori alla propria società!

Ringraziamo Denis Libofsha per la disponibilità e gli auguriamo un grande in bocca al lupo per i campionati italiani indoor e per il proseguimento della stagione!

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