Atleta al primo anno di categoria, Mattia Turchi si è ben comportato in tutte le occasioni importanti: ottavo ai Campionati Italiani Indoor, poi all’aperto 11° negli 800 e 17° nei 1500 per contribuire al terzo posto ai Campionati Italiani di Società, il tutto condito da primati personali di tutto rispetto (4’08’’00 e soprattutto 1’57’29), migliorati sempre nelle gare più importanti, indice di costanza nelle occasioni che contano, e due titoli regionali di categoria (800 e 4×400); scopriamo insieme questo giovane mezzofondista che ha già in mente alti obiettivi per la stagione 2021.
Commento sul terzo posto ai Campionati Italiani di Società?
Ho saputo della classifica (Campionati di Società rivoluzionati a causa dell’emergenza covid, solitamente i CdS si svolgono separatamente dai Campionati individuali, nda) durante i Campionati di Rieti, dove ci eravamo classificati provvisoriamente al decimo posto. Mi sono allenato duramente e ho dato il massimo anche nella seconda fase per portare in alto i colori della società, ma non mi sarei mai aspettato che arrivassimo a podio.
Ti aspettavi i risultati di quest’anno? E il terzo posto ai CdS?
Non mi sarei mai aspettato i risultati di quest’anno. Con il cambio di categoria, da Cadetto ad Allievo, ho trovato nuove distanze e nuovi avversari; ho concluso la stagione indoor con un 8° posto ai Campionati Italiani sugli 800 che non mi aspettavo e ho voluto alzare subito l’asticella, ma l’emergenza sanitaria ha condizionato la preparazione e non sono riuscito nel mio obiettivo principale, scendere sotto l’1’57’’ negli 800. Sono comunque molto soddisfatto dei risultati ottenuti ai Campionati Italiani.
Cosa ti ha portato a scegliere la tua disciplina?
In realtà non ho proprio scelto, ma sono stati i tecnici a indirizzarmi al mezzofondo, vedendo che ero più portato per questo tipo di specialità. Devo dire che hanno scelto bene!
Cosa ti piace di più del tuo allenatore, della tua disciplina e del tuo gruppo?
Le cose che mi piacciono di più sono l’ambiente e soprattutto il gruppo: il nostro allenatore, Vittorio Ercolani, è ovviamente un punto di riferimento per tutti, non si arrabbia mai e cerca sempre di stimolarti.
I tuoi allenamenti preferiti e più odiati?
I miei allenamenti preferiti sono quelli in pista, dai lattati alle ripetute medio lunghe. Quelli che più in assoluto odio sono il medio e le progressioni, che devo fare nella preparazione invernale: non li sopporto, non finiscono mai!
Quali pensi che siano le tue gare migliori e peggiori?
Credo che la mia migliore gara sia stata i Campionati Italiani di Rieti, perché ho fatto un buon tempo sugli 800 (1’57’’33 che rappresentava il primato personale, poi migliorato), e soprattutto perché ho capito che potevo fare molto meglio e spingermi oltre i miei limiti. La peggiore è stata invece quella dei Campionati Regionali di campestre del 2019: era l’ultima opportunità per entrare nella rappresentativa regionale che avrebbe partecipato ai Campionati Italiani di cross, ma la sprecai sbagliando il conto dei giri da percorrere: feci la volata al penultimo giro ed arrivai 14°. (I compagni di allenamento e il tecnico continuano a prenderlo in giro anche se è passato un anno e mezzo).
Qual è il tuo prossimo obiettivo?
Il mio obiettivo per il 2021 è arrivare a podio ai Campionati Italiani sugli 800, sia indoor che outdoor, e il record regionale indoor di Riccardo Gaddoni (1’56”50).
Il più simpatico del tuo gruppo?
All’interno del gruppo siamo tutti molto uniti, senza di loro non mi allenerei perché senza lo troverei noioso e non divertente. Quello fa un po’ più lo scemo è Riccardo Dall’Osso. Scherza in continuazione ed è quello che secondo me tiene unito di più il gruppo.
Chi è il tuo sportivo preferito?
Il mio sportivo preferito è Jakob Ingebrigtsen, per le sue prestazioni alla sua giovane età e perché è europeo.
Lo sport che praticheresti se non facessi atletica:
Se non facessi atletica non praticherei altri sport, andrei soltanto in palestra.
Hai una canzone o una colonna sonora prima di un allenamento o una gara?
Prima delle gare solitamente non ascolto musica, perché mi deconcentra; preferisco rimanere da solo, sia prima della gara che durante il riscaldamento
Il giorno della gara o il giorno prima hai un qualche “rituale” particolare? Com’è la tua routine il giorno di una gara?
Solitamente al mattino vado a correre per sciogliere le gambe; durante il giorno cerco di non stancarmi e a pranzo mangio in modo leggero. Una volta arrivato al campo, ho in testa soltanto la gara.
Un consiglio per i prossimi Allievi dell’Atletica Imola:
Il mio consiglio per i più piccoli è quello di continuare ad allenarsi divertendosi e stringendo nuove amicizie.