Intervista a Pietro Carnevali, staffettista ai Campionati Italiani Allievi nella 4×400

A causa della mononucleosi il lughese Pietro Carnevali ha dovuto abbandonare il mezzofondo e dedicarsi alle distanze più brevi; è diventato però una pedina importante nella 4×400 che ha fatto ottenere il bronzo ai CdS allievi.

Ciao Pietro! Complimenti per la tua stagione 2020. Ti aspettavi questo terzo posto ai Campionati Italiani di Società?

No, sapevo che avremmo potuto ottenere buoni risultati soprattutto dal settore lanci e da Riccardo Ghinassi, ma non mi sarei mai immaginato di arrivare al terzo posto finale.

Come consideri i tuoi risultati del 2020 invece?

A inizio stagione speravo di avere un’annata migliore, ma il lockdown ha compromesso tutta la preparazione estiva, che abbiamo dovuto reinventare: infatti soprattutto a maggio e giugno non ci siamo allenati per preparare le gare, ma per riprendere la condizione. Sono comunque contento per aver ottenuto il PB sui 400, 54’’57 a Rubiera.

I tuoi primi Campionati Italiani con la canotta dell’Atletica Imola sono stati però i Campionati Italiani Allievi Indoor, dove hai gareggiato nella 4×200 contribuendo al 17° posto finale. Com’è stato?

La gara non è andata benissimo, perché non avevamo preparato tanto i cambi: è stata comunque una bella esperienza e una grande emozione.

Cosa ti ha portato a scegliere la tua disciplina? Quali sono le tue distanze preferite?

Nel scegliere la velocità mi ha consigliato principalmente il mio allenatore, Claudio Visani. Da ragazzo gareggiavo nel mezzofondo (ho il record sociale dell’Icel Lugo sui 1000, 2’59’’78), ma poi ho avuto la mononucleosi, e da lì abbiamo deciso di passare gradualmente alla velocità.

Le mie specialità preferite sono i 200 e i 400, anche se ogni tanto provo qualche 100. Non so se debuttare sugli 800 perché la preparazione è molto diversa: vedremo…

Come si è allenato un velocista nel lockdown di marzo e aprile?

Abbiamo seguito per quanto possibile le indicazioni di Claudio; personalmente ho corso vicino a casa e fatto molti esercizi di potenziamento muscolare.

Quali pensi che siano le tue gare migliori e peggiori?

Una delle migliori è una di Ferrara nel 2019, sotto la pioggia, dove ho fatto il mio record personale sui 200 (23’’63, poi migliorato a 23’’57 indoor), e quelle a Imola, è sempre bello perché l’ambiente è familiare.

La peggiore è stata il mio primo 400 indoor, devastante! Non lo immaginavo così faticoso e ho chiuso in 56’’24.

Cosa ti piace di più del tuo allenatore, della tua disciplina e del tuo gruppo?

La cosa che mi piace di più è il fatto che siamo tutti amici e il gruppo non è spezzato; abbiamo inoltre buoni rapporti con i mezzofondisti, sempre seguiti da Claudio, quindi siamo un unico grande gruppo e c’è molta armonia.

Chi è il più simpatico del tuo gruppo?

Ho rapporti buoni con tutti, soprattutto con Alessandro Tognin, l’unico mio coetaneo, ma anche con Davide Bernabei e Gabriele Ravagli.

I tuoi allenamenti preferiti e più odiati?

Non mi piace fare forza, perché dopo mi sento sempre i muscoli rigidi. Mi piacciono molto invece gli allenamenti sui balzi e quelli di resistenza alla velocità, perché c’è sempre un po’ di sana competizione.

Qual è il tuo prossimo obiettivo?

Sicuramente i miei obiettivi per il 2021 sono migliorare i record personali su 400 e 200 e riuscire a correre i minimi per i Campionati Italiani Junior.

Chi è il tuo sportivo preferito?

Noah Lyles, il campione del mondo dei 200 metri.

Praticavi altri sport prima di fare atletica? Che sport praticheresti se non la facessi?

Sicuramente il rugby, l’ho praticato per 7 anni e ne sono tutt’ora appassionato. Ho smesso di praticarlo sia a causa della mononucleosi che perché era arrivato il momento di scegliere uno dei due per poter organizzare gli allenamenti nel modo più adatto.

Hai una canzone o una colonna sonora prima di un allenamento o una gara? Hai qualche rituale particolare?

Non ne ho una in particolare, ascolto canzoni cariche pop, trap e rock. Non sono però scaramantico.

Per concludere, un consiglio per i prossimi Allievi dell’Atletica Imola:

Se ci si allena tanto, bene e con passione si portano sempre a casa i risultati sognati e ci si diverte!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.