Costanti miglioramenti dalla pista al cross, dagli 800 ai 3000, ma è cominciato tutto partendo dalle gare su strada già da giovanissimo, con una grande propensione alla fatica: conosciamo meglio Riccardo Ghinassi, atleta di Claudio Visani che quest’anno ha stupito tutti battendo il record imolese allievi dei 1500 e contribuito a portare la squadra under 18 al terzo posto in Italia.
Ti aspettavi questo terzo posto ai Campionati Italiani di Società?
No, è stato un risultato totalmente inaspettato in questo anno strano e difficile anche dal punto di vista atletico.
I tuoi risultati di quest’anno invece?
Anche individualmente ho avuto risultati soddisfacenti e totalmente sopra alle aspettative, anche se purtroppo è mancata la ciliegina sulla torta: ai Campionati Italiani di Modena, dove ero il secondo iscritto sui 3000m, non mi sentivo al 100% e non ho concluso come speravo (16° con 8’54’’26, che è comunque la sua seconda prestazione di sempre).
Anche te sei diventato un recordman imolese allievi, battendo il 3’58’’19 di Bernardi: te lo aspettavi? Avevi messo il record nel mirino?
Assolutamente no! Dopo aver corso in 4’02” a Rubiera a luglio puntavo ad andare sotto al muro dei 4’, ma il record era comunque molto distante… non troppo, però, e ne sono molto contento: non pensavo assolutamente di poter correre in 3’57’’39.
Cosa ti ha portato a scegliere la tua disciplina?
Faccio atletica da relativamente poco, meno di tre anni; prima ho praticato il taekwondo per nove, ma mi aveva un po’ stancato. Poco prima di smettere ho cominciato a correre con mio babbo, facendo gare su strada abbastanza lunghe: una delle mie prime fu il Giro della Serra, una gara di 14km collinare a Castelbolognese che a 13 o 14 anni corsi subito a meno di 4’/km! Il nuovo sport mi ha appassionato subito e ho cominciato ad allenarmi con il gruppo di Claudio Visani.
Parlaci del gruppo di mezzofondo lughese: cosa ti piace di più del gruppo e del tuo allenatore?
Il gruppo è molto unito, oltre ad essere compagni di allenamento siamo soprattutto amici, e questo ci fa andare sempre al campo col sorriso. Il nostro allenatore ci ha dato tanto, se oggi riusciamo a fare certi risultati buona parte del merito è suo.
Chi è il più simpatico del tuo gruppo?
Faccio fatica a dirlo, ho un ottimo rapporto con tutti i ragazzi e le ragazze.
Il lockdown di marzo e aprile ha influenzato la tua preparazione?
Non tanto: ho la fortuna di avere un giardino abbastanza grande, per cui ho corso (poco!!) e soprattutto mi sono allenato molto sui rulli con la bici e fatto tanti esercizi di rafforzamento muscolare e core stability. Claudio ci mandava poi periodicamente tabelle con diversi esercizi.
Quali sono i tuoi allenamenti preferiti e più odiati?
I miei preferiti sono quelli basati sulle variazioni; non sopporto invece la corsa a moduli e il fondo medio, perché a livello mentale faccio fatica a mantenere un ritmo costante.
Quali pensi che siano le tue gare migliori e peggiori?
La migliore è stato sicuramente il 1500 a Imola, al Meeting d’Autunno: ero contentissimo per aver migliorato il record personale e il record imolese under 18. La peggiore è stata sicuramente il debutto stagionale del 2019, il 3000 a Copparo: corsi in 9’45’’ ma dagli esami del sangue successivi ho scoperto di avere grossi problemi di ferro, e da lì è cominciata la mia piccola rinascita.
Qual è il tuo prossimo obiettivo?
Nel 2021 voglio debuttare sui 5000m e avvicinarmi il più possibile al muro dei 15 minuti.
Chi è il tuo sportivo preferito?
Essendo molto appassionato di sport in generale faccio fatica a trovarne uno; per l’atletica sicuramente la famiglia Ingebrigtsen.
Che sport praticheresti se non facessi atletica?
Non saprei: sono indeciso tra il ciclismo (sono appassionato e seguo sempre il Giro d’Italia e il Tour de France) o il triathlon.
Hai una canzone o una colonna sonora prima di un allenamento o una gara?
No, preferisco chiacchierare e concentrarsi: se penso troppo alla gara mi agito.
Il giorno della gara o il giorno prima hai un qualche “rituale” particolare? Com’è la tua routine il giorno di una gara?
Non mi ritengo scaramantico e non ho rituali; il giorno della gara cerco di stare tranquillo, per non sprecare energie preziose.
Chi è Riccardo Ghinassi fuori dal campo?
Fuori dal campo sono un ragazzo normale: studio ragioneria a Lugo e nel tempo libero quando non studio esco con gli amici.
Un consiglio per i prossimi Allievi dell’Atletica Imola:
Consiglio ai giovani di allenarsi e credere nel raggiungimento dei propri obiettivi, perché con impegno e costanza niente è impossibile!