Intervista a Simone Ronzoni, argento agli italiani di prove multiple indoor promesse

Ciao Simone, complimenti per questa medaglia! Te l’aspettavi?

Grazie! Non me l’aspettavo tanto perché è stato un inverno così così: ho alcuni problemi al ginocchio (un’infiammazione a un tendine) da maggio scorso e per questo sono stato in difficoltà soprattutto nel salto in alto e nel lungo; ho avuto alcuni problemi anche negli ostacoli, anche se fortunatamente li abbiamo risolti prima degli assoluti, dove ho fatto il personale. Sono andato sempre abbastanza bene invece nell’asta, dove ho fatto il PB due volte, e nei 60.

Ricordiamo ai nostri lettori che te fai parte del gruppo TFAcademy, guidato da Andrea Calandrina. Com’è organizzato il vostro gruppo? Cosa ti piace di più?

Il nostro gruppo si allena a Legnano. Ci alleniamo solitamente insieme, in base agli impegni di ognuno, mentre per l’università o, per alcuni, il lavoro ci organizziamo indipendentemente. Mi piace molto allenarmi con loro perché è un gruppo di alto livello ed è molto stimolante.

Cosa ti ha portato a scegliere l’atletica e le prove multiple?

Ho iniziato a fare atletica alla fine delle scuole elementari, quando ho lasciato il basket perché mi piaceva correre. Con la mia prima società, l’Olimpia Bergamo, ho sempre fatto tutte (TUTTE!) le gare tranne marcia, martello e siepi. Già da piccolo partecipavo alle gare di prove multiple giovanili (triathlon esordienti, pentathlon ragazzi,…). Da allievo ho fatto il mio primo decathlon ed è andato molto bene, da lì non ho più lasciato le multiple.

E invece cosa ti ha portato a scegliere la nostra squadra?

Quando ero tesserato per Bergamo avevo bisogno di un supporto maggiore per partecipare alle tante gare che un decatleta fa nel corso della stagione; tramite Andrea Calandrina e Michele Brini sono entrato in contatto con l’Atletica Imola, e mi ispirava l’idea di contribuire a creare una squadra molto forte anche nelle prove multiple.

Cosa ti piace di più della tua disciplina?

Mi piacciono molto le prove multiple perché non ci si annoia mai, ogni allenamento è diverso e durante le gare può succedere di tutto. Mi piace molto il fatto che ci si alleni tanto per partecipare a gare che durano tanto e una volta terminate danno grande soddisfazione (oltre alla fatica!).

Qual è la tua disciplina preferita?

In gara è sicuramente il salto in lungo, dove ho un personale di 7,05 metri. Mi piace molto anche il salto con l’asta, che ho recentemente portato a 4,30m.

E in allenamento invece? Ci sono allenamenti che preferisci e altri che non sopporti?

I miei allenamenti preferiti sono quelli di salto con l’asta, li considero i più divertenti perché sono gli unici che non facciamo in modalità ridotta, ma mi piace molto anche fare gli allenamenti di corsa. Non sopporto invece quelli di getto del peso, è la disciplina che tra le 10 proprio non sopporto.

Quali pensi siano state le tue gare migliori e peggiori?

La peggiore è sicuramente quella dei Campionati Assoluti Indoor 2021, a causa dei tre nulli alla misura d’ingresso nel salto in alto. Per la migliore sono indeciso tra i Campionati Italiani Promesse di Grosseto 2020 (dove ho fatto il primato personale, è stata una gara molto combattuta, la mia prima medaglia ai campionati italiani e con una rimontona alla fine grazie a tutti gli allenamenti sulla resistenza che hanno dato i loro risultati proprio nella gara più importante) o i miei primi campionati italiani da cadetto, sono stati molto emozionanti.

Qual è il tuo prossimo obiettivo?

Uno solo: superare i 7000 punti nel decathlon, ci proveremo probabilmente il 15 e 16 maggio a Firenze.

Chi è il tuo sportivo preferito?

Bella domanda! Nell’atletica non ce n’è uno che preferisco particolarmente (a parte Michele Brini!!). Al di fuori sono molto fan del giocatore di NBA Russel Westbrook.

Che sport praticheresti se non facessi atletica?

Probabilmente basket perché oltre ad essere l’unico che ho praticato oltre all’atletica mi piace molto sia da giocare che da vedere.

Chi è e cosa fa Simone Ronzoni fuori dalla pista e dalle pedane?

Frequento Ingegneria informatica al Politecnico di Milano. Le mie giornate sono moto abitudinarie e si dividono tra (video)lezioni, allenamenti, studio e quando si può vado a casa di Michele a giocare alla Play. Ogni tanto torno a Bergamo, dai miei genitori e dai miei amici, ma in questo periodo è molto difficile e succede raramente.

Hai qualche scaramanzia o routine pre-gara?

Non sono particolarmente scaramantico. Nel lungo e nell’asta uso sempre calzini bianchi alti (nelle altre gare uso i fantasmini) ma non è per scaramanzia, è per stile!!

Hai qualche consiglio da dare ai più giovani?

Consiglio di non aver paura ad inseguire i propri sogni, l’importante è provarci e divertirsi. Non bisogna fare qualcosa per cui ci si sente obbligati, ma impegnarsi per le cose che interessano veramente.

Grazie Simone per la disponibilità, e in bocca al lupo per la stagione outdoor!

 

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