Intervista all’astista Marcello Filippone, 3,90m (PB) ai Campionati Italiani

Ciao Marcello! Innanzitutto complimenti per la stagione. Ti aspettavi questo terzo posto ai Campionati Italiani di Società?

Sinceramente no: ero consapevole che la squadra di quest’anno era di un buon livello, ma pensavo che le favorite per il podio fossero altre.

I risultati di quest’anno invece?

Nella mia specialità preferita, il salto con l’asta, ho migliorato il mio primato il mio primato personale ai Campionati Italiani (3,70m per migliorare il 3,60 fatto segnare ai Campionati Regionali cadetti dell’anno scorso e uguagliato al meeting di Modena a luglio), ma speravo di ottenere qualcosa di più.

Cosa ti ha portato a scegliere la tua disciplina, e perché non hai seguito le orme di tuo fratello (Martino, forte ostacolista)? Cosa ti piace di più dei tuoi tecnici e del gruppo?

Ho iniziato entrato nella categoria Cadetti, perché la mia allenatrice, Sara Betti, mi aveva chiesto di provare; inizialmente la mia famiglia non era d’accordo perché lo considerava pericoloso, ma me ne sono innamorato e ho dimostrato loro che non è così.

Sara e Federico “Ferro” Ferrucci sono fantastici e molto attenti a noi ragazzi. Della disciplina amo la tecnica e le emozioni che si provano durante il salto, è stata bella da provare fin da subito. Ad allenamento ci divertiamo tutti tantissimo.

Come organizzate gli allenamenti? Quali sono i tuoi preferiti e quelli che non sopporti?

Facciamo salto con l’asta una volta a settimana, dove proviamo la tecnica per il salto. Gli altri giorni ci alleniamo con “Beppe” Sangiorgi e i velocisti, facendo tecnica di corsa, forza e ripetute.

Naturalmente il mio giorno preferito è quello nel quale facciamo asta, mentre odio i giorni delle ripetute, soprattutto sulle distanze come 150 e 200 metri.

Quali pensi che siano le tue gare migliori e peggiori?

Le migliori sono sicuramente i campionati regionali cadetti, sia indoor che outdoor. In entrambe le gare ho vinto il titolo, e soprattutto a quella outdoor ho migliorato il mio PB di 50 centimentri. La peggiore sicuramente i Campionati Regionali indoor di quest’anno, dove ho fatto tre nulli alla misura di ingresso e non ho potuto continuare la gara.

Qual è il tuo prossimo obiettivo?

Ho diversi obiettivi: nel salto con l’asta voglio migliorare la tecnica per saltare il minimo per i Campionati Italiani Allievi e superare i quattro metri. Mi sto poi allenando per il salto in alto e nel 2021 mi piacerebbe debuttare nel decathlon, seguendo le orme di Alberto e Michele Brini, Simone Ronzoni e Andrea Mazzanti.

Chi è il tuo sportivo preferito?

È sicuramente Armand Duplantis, il giovane detentore dei record del mondo indoor e outdoor. Mi stimola molto.

Cosa ti ha portato a cominciare atletica? Se non la facessi che sport praticheresti?

Prima dell’atletica ho praticato nuoto, rugby (che ho interrotto a causa di un infortunio a una mano) e pattinaggio di velocità; mi ha fatto avvicinare all’atletica un’insegnante di educazione fisica. Probabilmente, anche se è pericoloso, nel caso smettessi tornerei al rugby.

Il giorno della gara o il giorno prima hai un qualche “rituale” particolare? Com’è la tua routine il giorno di una gara?

Non ho rituali o riti scaramantici particolari; cerco di concentrarmi e rimanere il più tranquillo possibile

Per finire, un consiglio per gli atleti più giovani:

Allenarsi con costanza, fissare degli obiettivi e cercare di raggiungerli. Bisogna poi scegliere le specialità che si amano, ma seguendo anche il consiglio dei tecnici.

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