Tesserato per l’Atletica Imola dal 2022, il giovane allievo Enea Zaccarini si è messo in luce fin da subito partecipando alla finale dei C.d.S. Assoluti a Perugia. Sotto l’attenta guida di coach Andrea Mazzanti ha preso pian piano dimestichezza con tutte le specialità, debuttando nel pentathlon indoor allievi classificandosi al secondo posto ai campionati regionali.
Ciao Enea, benvenuto a questa intervista! Cominciamo presentandoti: chi sei, quanti anni hai e da quanto fai atletica?
Ciao a tutti! Sono Enea Zaccarini, ho 17 anni e mi sto pian piano focalizzando sulle prove multiple dopo aver iniziato con il salto in alto. Ho iniziato atletica da esordiente con l’Atletica 85 Faenza nel 2016, e sono tesserato per l’Atletica Imola dalla scorsa stagione.
Che scuola fai?
Frequento l’Istituto tecnico Luca Ghini, indirizzo “Chimica, Materiali e Biotecnologie”.
Cosa ti ha portato a scegliere l’Atletica Imola?
Avevo smesso nel 2020 con l’Atletica 85 perché, anche complice il periodo del Covid, avevo perso interesse sia verso gli allenamenti che verso le gare. Ho cominciato invece a frequentare il campo sportivo di Imola perché ci andavo con la scuola preparando le gare studentesche: lì mi è stato proposto di ricominciare ad allenarmi, e mi sono appassionato di nuovo. Abitando a Riolo, inoltre, era la soluzione più vicina insieme a Faenza.
Sei, in prospettiva, un atleta da prove multiple: quali sono le tue specialità preferite?
Sia in gara che in allenamento mi piacciono tutte le specialità delle multiple. Inizialmente, però, non riuscivo a passare gli ostacoli, mi sentivo proprio negato. Amo invece il salto in alto, gara che ho disputato anche alla finale dei C.d.S. Assoluti a Perugia, e mi sto appassionando anche al salto con l’asta.
Quali sono state invece finora le tue gare migliori e peggiori?
La migliore finora è stata la mia prima gara di prove multiple, il pentathlon ai campionati regionali di prove multiple indoor. È stata una gara molto emozionante perché mi sono migliorato in tutte le specialità, oltre ad essermi classificato al secondo posto nel campionato regionale con 2863 punti. La peggiore, invece, è stata la prima gara di 60hs a Modena: ho corso veramente male e ho concluso in più di 10’’.
Chi è il tuo sportivo preferito?
Direi “Gimbo” Tamberi, perché la sua vittoria a Tokyo 2020 è stata molto emozionante. Aggiungerei però anche coach Andrea Mazzanti, sa sempre come darti la carica.
Hai praticato altri sport oltre all’atletica? Se non facessi atletica cosa faresti?
Da piccolo ho praticato diversi sport, come nuoto, kung-fu, basket e lotta greco-romana, ma ho sempre smesso dopo un anno perché non ero motivato. Se non facessi atletica, invece, mi piacerebbe provare il pugilato.
Hai scaramanzie o routine particolari prima di una gara?
Per ora no! Però probabilmente ne nasceranno in futuro.
Che obiettivi hai per la stagione 2023?
Quest’anno voglio sicuramente migliorare in tutte le discipline e soprattutto arrivare a 1,80 nel salto in alto: ci vado vicinissimo a ogni gara!
Raccontaci un aneddoto divertente sul tuo gruppo di allenamento:
Ogni volta che ci ritroviamo al campo sportivo sembra che sia un ritrovo per fare gossip e non per allenarsi!
Per finire, cosa consigli ad atleti più giovani che vorrebbero provare il salto in alto o le prove multiple?
Anche se non si riesce subito ad avere buoni risultati bisogna continuare a crederci, perché con costanza e impegno i risultati arrivano sempre.