Intervista alla mezzofondista Catia Solaroli

I mezzofondisti dell’Atletica Imola, guidati dal tecnico Vittorio Ercolani, saranno a Gais (BZ) dal 15 al 30 agosto per il classico raduno estivo. Tra gli atleti presenti anche Catia Solaroli, specialista negli 800 e 1500 metri, tesserata per l’Icel Lugo, ma che da anni si allena sulla pista imolese dello Stadio «Romeo Galli».

Catia, arrivati a questo punto della stagione qual è il tuo bilancio personale?

La mezzofondista Catia Solaroli
La mezzofondista Catia Solaroli

«La stagione fino ad ora e andata molto bene direi e aldilà di ogni aspettativa. Ho il rimpianto dei Campionati italiani assoluti di Trieste in cui speravo di rifare almeno il mio tempo, invece ho corso 4’’ più lenta. Comunque la posizione finale non sarebbe cambiata di molto».

Adesso voi mezzofondisti starete quindici giorni in Alto-Adige nel raduno organizzato dall’Atletica Imola.

«E’ una sorta di raduno-vacanza e quest’anno sarà la terza volta che partecipo. Il primo anno non mi allenavo nemmeno ancora a Imola, ma mi fu proposto e accettai benché non conoscessi nessuno se non di fama. Mi son trovata bene fin da subito con i compagni e dall’ottobre seguente iniziai ad allenarmi a Imola. Cambiai allenatore e società ed è stata una svolta decisiva soprattutto a livello mentale».

Com’è la giornata tipo?

«E’ molto semplice. Ci si alza non molto tardi e si va a fare allenamento in pista una volta ogni 2 giorni almeno. Dopo si parte per una passeggiata o per una visita a un lago se l’allenamento è stato distruttivo, mentre quando si fanno escursioni più impegnative l’allenamento si fa dopo al ritorno. Solitamente è una corsa lunga a ritmi non eccessivi anche perché le energie iniziano a scarseggiare».

Cosa ti aspetti ancora da questo 2017?

«Non saprei perché con questo caldo è molto faticoso allenarsi e i riscontri cronometrici non sono dei migliori. Tra gli appuntamenti importanti rimasti ci sono alcune gare per cercare di limare un po’ i personali e prepararsi al meglio per provare a conquistare il titolo regionale di categoria individuale nei 1500 e forse anche negli 800. Infine, la finale dei Cds che si disputerà a Ravenna è l’ultima gara della stagione ed è quella un po’ più “sentita”, almeno a livello di società».

Un aggettivo per definire il tuo allenatore Vittorio Ercolani?

«E’ il meglio. In passato ho avuto qualche problema riguardo al rapporto allenatore-atleta, mentre Vittorio è riuscito a farmi tornare la gioia di correre. Ha la capacità di “fare” gruppo e in molti casi sembra più giovane lui di noi. Ha sempre la parola giusta e anche quando è arrabbiato non te lo fa pesare troppo o comunque sa sempre come dirtelo e fartelo capire anche con una battuta. E’ soprattutto per merito suo se sono ancora qui a gareggiare oltre alla bella compagnia durante gli allenamenti».

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