Intervista a Jacopo Maccarelli, sesto ai Campionati Italiani Allievi nel disco

Dal baseball al lancio del giavellotto, dal lancio del giavellotto al disco: è il percorso di Jacopo Maccarelli, altra punta di diamante del settore lanci imolese guidato da Maurizio Strazzari che ha trascinato la formazione Allievi al terzo posto ai Campionati di Società grazie al sesto posto individuale con il record personale di 44,98.

Ciao Jacopo prima di tutto complimenti per la stagione; ti aspettavi questi risultati, sia a livello individuale che di squadra? La tua preparazione ha risentito del lockdown?

Come squadra sinceramente no, anche perché eravamo pochi numericamente; abbiamo però portato a casa tutti degli ottimi risultati.

È stata un’ottima stagione anche a livello individuale perché abbiamo lavorato sodo in tutto il periodo, anche durante il lockdown di marzo e aprile. In primavera per rimanere in forma mi allenavo due ore al giorno tutti i giorni in casa, facendo esercizi di muscolazione coinvolgendo tutto il corpo; ho la fortuna di avere un grande terrazzo, quindi sono riuscito ad allenare anche la tecnica.

Cosa ti ha portato a scegliere il settore lanci e a optare per il disco?

Ho amici (tra cui Lorenzo Morara) che fanno o facevano atletica, anche in altri gruppi; inizialmente la mia specialità era il lancio del giavellotto, ma poi a causa di un infortunio non sono più riuscito a praticarlo: mi sono buttato sul disco e me ne sono innamorato.

Cosa ti piace di più del tuo allenatore, della tua disciplina e del tuo gruppo? E chi è il più simpatico?

Del mio allenatore, Maurizio Strazzari, ammiro la serietà e la competenza dato che era un martellista di ottimo livello. Il gruppo mi piace molto: ora è numeroso e siamo tutti molto uniti, anche se quando abbiamo cominciato eravamo in pochi. Il più simpatico è Andrea Fagliarone, il veterano del settore lanci.

I tuoi allenamenti preferiti e più odiati?

Non ne odio nessuno in particolare, ma preferisco quelli in palestra con i pesi.

Quali pensi che siano le tue gare migliori e peggiori?

La mia gara migliore è stato il campionato italiano di Rieti 2020, perché ho ottenuto un miglioramento consistente anche se il giorno della finale non mi sentivo particolarmente in forma e non mi sarei aspettato assolutamente di arrivare al sesto posto e lanciare 44,98m.

La peggiore è stata invece quella dei campionati italiani di Agropoli, nel 2019: sono arrivato quattordicesimo con 40,43 nonostante avessi lanciato 42,34 pochi giorni prima al Brixia Meeting.

Che aspettative e obiettivi hai per la stagione 2021?

Il mio obiettivo principale è confermarmi sulle mie misure con l’attrezzo degli juniores, da 1,75kg.

Chi è il tuo sportivo preferito?

È sicuramente il discobolo svedese Daniel Ståhl, perché ha una tecnica perfetta e i suoi risultati lo confermano (campione del mondo a Doha 2019, secondo a Londra 2017 e quarto atleta di sempre).

Che sport praticheresti se non facessi atletica?

Prima di cominciare atletica giocavo a baseball: probabilmente continuerei a praticarlo.

Cosa ti ha portato a lasciare il baseball per l’atletica?

La squadra si era, per così dire, sgretolata, e per questo volevo provare uno sport molto diverso.

Hai una canzone o una colonna sonora prima di un allenamento o una gara?

Una canzone in particolare no, ma ascolto spesso il rapper Mostro perché le sue canzoni mi caricano.

Ti consideri scaramantico? Hai qualche rituale particolare per il giorno di una gara?

Un po’! Anche io, come Morara, spesso uso gli stessi vestiti nelle gare.

Un consiglio per i prossimi Allievi dell’Atletica Imola:

Vorrei consigliare ai giovani di impegnarsi se sono veramente appassionati di una specialità, perché con la costanza si raggiungono sempre ottimi risultati; se invece si pensa che la disciplina non faccia per sé, forse non si dovrebbe neanche

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