Categoria: campionato italiano

Campionati Italiani JP: altri ottimi risultati da prove multiple e salto in alto

Dal 18 al 20 settembre l’Atletica Imola è stata protagonista ad un altro campionato italiano, stavolta riservato alle categorie Juniores (under 20) e Promesse (under 23); sono stati questi ultimi ad ottenere i risultati migliori.

Marta Morara – foto di Giancarlo Colombo/A.G.Giancarlo Colombo

I due protagonisti più attesi, Marta Morara e Michele Brini, non tradiscono le attese; a loro si aggiunge l’altro decatleta Simone Ronzoni, compagno di allenamento di Michele a Milano sotto la guida di Andrea Calandrina.

 

Marta, recentemente bronzo agli Assoluti, entra in gara a 1.66m ed è subito in testa con un percorso pulito e senza errori fino a 1.76 (saltato alla seconda), dove scende momentaneamente al secondo posto; il successivo salto di 1.78m al primo tentativo la riporta in testa e vince la gara superando 1.80m alla seconda prova. In stato di grazia, l’atleta di Gabriele Obino supera 1.83 al secondo tentativo e al terzo migliora il proprio personale di un centimetro saltando 1.85. Marta vince questo titolo (il quarto della carriera) coronando una stagione spettacolare, nella quale ha migliorato di ben 6 centimetri il suo primato, risalente al 2018.

Michele parte subito con uno spavento, vincendo i 100 in 11’’22 (+2.3) nonostante uno stiramento avvenuto durante la prova e cerca quindi di risparmiare le energie cercando comunque la vittoria; nel lungo salta un ottimo 7.19 (+4.1), poi fa segnare un buon 12.35 nel peso ma è costretto a chiudere la gara a 1.71 nell’alto e 54.81 nei 400. La seconda giornata si apre con un altro ottimo risultato, 14’’97 nei 110hs (-0.3) e un buon 37.09 nel disco. Dopo 4.30m nel salto con l’asta si trova alla partenza dei 1500 con un

Michele Brini con l’evidente fasciatura alla gamba – foto di Giancarlo Colombo/A.G.Giancarlo Colombo

vantaggio di 305 punti sul secondo, quindi si limita a correre un 4’59’’73 molto più lento del suo miglior risultato ma considerando le condizioni ha dimostrato un grande carattere e una enorme forza di volontà, vincendo il suo terzo titolo tricolore con 6897 punti.

 

Simone, compagno di allenamento di Michele a Milano, parte subito bene, migliorando il suo PB sui 100 corsi in 11’’50. Dopo due nulli perde qualcosa nel salto in lungo, concluso in 6.85 (-1.4) e lancia un buon 10.56 nel peso. Conclude la prima giornata con 1.83 nel salto in alto (terza migliore prestazione di sempre) e il personale sui 400 (51’’50), momentaneamente al quarto posto. Nella seconda giornata compie poi l’impresa: 16’’16 (+0.4) e miglioramento di 15 centesimi nei 110hs, 33.74 (terza prestazione di sempre) nel disco, 4.10 nell’asta (record personale pareggiato), 46.38m nel giavellotto (PB) e soprattutto un 1500 corso tutto all’attacco in 4’24’’83 (primato di più di quattro secondi); record personale nel decathlon migliorato di quasi 200 punti e podio tricolore guadagnato.

Simone Ronzoni – foto di Giancarlo Colombo/A.G.Giancarlo Colombo

 

 

Denis Libofsha, altro nuovo acquisto di questa stagione, si comporta bene sui 100 e sui 200 promesse: nella prova più corta corre 10’’88 (+0.6) in batteria, a un centesimo dal primato personale. In semifinale purtroppo al momento della partenza il blocco, difettoso, si sposta; ammesso a poter ripetere la gara in solitaria, non va oltre un 11’’10 che lo relega al 24° posto, con il rammarico di non aver potuto sfruttare l’occasione più importante per migliorarsi. Nei 200 corre invece in 22’’28 con un forte vento contrario (-1.8), piazzandosi 14°.

Giornata no invece per i mezzofondisti impegnati negli 800: sia lo junior Lorenzo Landi che la promessa Riccardo Gaddoni erano in un ottimo stato di forma, ma non vanno oltre rispettivamente a 2’01’’12 (36°) e 1’53’’90 (15°). Sfortunato invece l’ostacolista Martino Filippone, che dopo un’ottima partenza quando cerca di recuperare terreno sugli avversari colpisce il sesto ostacolo cadendo e abbandonando la gara.

Un’altra atleta dell’ICEL Lugo che ha migliorato il proprio primato è Elisabetta Quadalti, che salta al secondo

Elisabetta Quadalti con il coach Federico Ferrucci – foto di Giancarlo Colombo/A.G.Giancarlo Colombo

tentativo 3.05m nell’asta juniores migliorando il 3.00 risalente alla stagione indoor e piazzandosi al 18° posto. Da menzionare inoltre le lughesi Rebecca Scardovi, che nell’eptathlon promesse conclude con un fantastico 800 finale recuperando 161 punti sulla battistrada e vincendo il titolo italiano, Francesca Casprini 8^ nel disco promesse con 40.26, Greta Carnevali nona nel triplo promesse con 11.37 e Valentina Bianchi 11^ nei 100hs promesse (14’’76).

Al termine di questa stagione manca solo la Festa dell’Endurance di Modena del 17 e 18 ottobre; in preparazione mercoledì 7 si terrà un meeting al Romeo Galli con in programma, tra le altre gare, 100, 1500 e 5000 il cui tasso tecnico si preannuncia molto elevato data la vicinanza all’ultimo appuntamento della stagione su pista.

La partenza solitaria di Denis Libofsha in semifinale

Campionati Italiani Allievi: Atletica Imola Sacmi Avis decima società in Italia

Da venerdì 11 a domenica 13 settembre sono andati in scena a Rieti i Campionati Italiani Allievi: gli atleti imolesi hanno mantenuto le aspettative della settimana scorsa, quando ai campionati regionali avevano guadagnato otto vittorie e altri 5 piazzamenti sul podio.

I risultati più importanti vengono ancora una volta dal gruppo lanci, per i quali bisogna ringraziare i tecnici Maurizio Strazzari e Luca Zanelli. I lanciatori favoriti per un piazzamento in finale non tradiscono le attese (Marco Fabbroni nel martello, Lorenzo Morara nel giavellotto e Jacopo Maccarelli nel disco), mentre non riescono nell’impresa i martellisti Vittorio Ragazzini (24° con 44.16m) e Giorgia Strazzari (Atletica Lugo, 21^ con 42.44m, a poco più di un metro dal proprio primato).

Marco Fabbroni dopo il sesto posto ai Campionati Italiani

In finale tutti i lanciatori si fanno valere: il primo a scendere in pedana è Marco Fabbroni, che dopo un primo lancio lontano dai suoi standard e uno nullo trova un’ottima serie: 56.65, 57.14, poi un altro nullo e un 56.46; Marco era entrato in finale lanciando l’attrezzo a 57.98m, che migliora il primato personale fatto segnare la settimana precedente. Il 57.14 con il quale si piazza al sesto posto è quindi la sua terza migliore di sempre.

 

Lorenzo Morara, invece, dopo un ingresso in finale con la decima misura, mette subito le cose in chiaro: con due identici 59.66 si inserisce subito al quinto posto; all’ultimo lancio, poi, il capolavoro: 60.46, record personale e imolese allievi migliorati di 46 centimetri e quarto posto. Purtroppo il podio era inarrivabile: per il bronzo si doveva lanciare sopra i 64 metri.

L’ultimo lanciatore in pedana è il discobolo Jacopo Maccarelli: anche lui migliora il proprio record personale (fatto la settimana scorsa) in qualificazione portandolo a 44.31m; in finale si migliora ancora lanciando a quasi 45 metri (44.98, con un altro ottimo 44.96) piazzandosi al sesto posto. Un ottimo risultato anche per lui, iscritto con il tredicesimo accredito. Continua a leggere

Campionati regionali allievi: tredici podi di cui 8 vittorie per l’Atletica Imola

Sabato 5 e domenica 6 settembre sono andati in scena a Modena i campionati regionali allievi, per scaldare i motori in vista dei Campionati Italiani di categoria che si terranno a Rieti il prossimo weekend. Gli atleti imolesi hanno ben figurato conquistando otto vittorie e migliorando molti record personali. I risultati principali vengono dal settore lanci, a conferma dell’ottimo lavoro svolto dal tecnico Maurizio Strazzari, e dal mezzofondo.

Jacopo Maccarelli (foto Marastoni)

Nel lancio del martello doppietta imolese con Marco Fabbroni che vince il titolo regionale con 57,55m e

 

Vittorio Ragazzini al terzo posto con 43.80: per entrambi si tratta del primato personale. Nel lancio del disco Jacopo Maccarelli vince il titolo regionale spostando il proprio limite a 42.85m e nel giavellotto vittoria mai in discussione per Lorenzo Morara con 59.89m, non lontano dal proprio record imolese allievi (60.00). Nel getto del peso Giovanni Cavolini si piazza al quinto posto con 9.46m.

Nei 1500 titolo regionale per Riccardo Ghinassi in 4’05’’88 (seconda prestazione di sempre). Davide Lanconelli pareggia al centesimo il proprio primato personale (4’14’’15, identico tempo corso a Rubiera a luglio): purtroppo non riesce per pochissimi centesimi a centrare il minimo per i campionati italiani, fissato a 4’14’’00. Da menzionare inoltre Jacopo Torri al settimo posto in 4’28’’74, primato personale e prima volta sotto i 4’30’’. Negli 800 Mattia Turchi vince il titolo regionale abbattendo per la prima volta il muro dei 2 minuti: 1’59’’69 il suo risultato. Torri corre 2’11’’93 per

Riccardo Ghinassi e Davide Lanconelli (foto Marastoni)

l’undicesimo posto, non lontano dal suo primato di 2’10’’86. Ghinassi dopo il titolo sui 1500 vince la medaglia d’argento sui 3000 correndo in 8’59’’02 (seconda migliore prestazione di sempre) dopo un primo chilometro molto lento; al personale Lanconelli, quarto in 9’12’’25. Continua a leggere

Marta Morara bronzo nell’alto agli Assoluti di Padova

Una medaglia di bronzo pesante, per il suo primo podio ai Campionati Italiani categoria Assoluti. Marta Morara, classe ’99 e ancora Promessa, sfiora il secondo posto di Erika Furlani (’96 in forza alle Fiamme Oro), stessa misura a 1,82 ma meno errori, mentre il titolo con 1,88 va a Elena Vallortigara (Carabiniere classe ‘91).

foto Fidal Emilia Romagna

«Sono contenta del podio, sapevo di poter fare meglio a livello di prestazione e speravo di saltare di più. La gara è stata molto difficile perché ho avuto problemi con la rincorsa, tanto che ho rischiato di uscire a 1,75. L’1,84 è lì…». Marta sembra essersi lasciata alle spalle i problemi alla schiena, che le hanno permesso di tornare ad allenarsi solo da metà dicembre scorso dopo un lungo stop. «Devo ringraziare il mio allenatore Gabriele Obino. Nella preparazione ci siamo concentrati sulla rincorsa e, anche se paradossalmente è lei che mi ha dato più problemi, è però ciò che mi permette di saltare così alto».

«Appena finita la gara Marta aveva gli occhi lucidi» racconta “Obus”. «Poteva e voleva avere di più, basti pensare all’1,86 sfiorato a Rovereto e al quasi 1,85 di Lignano: nelle corde e nelle gambe ha più di 1,82. E infatti al terzo tentativo l’ha passato alto e pulito. Ci sono un po’ di rabbia e di dispiacere in questo bronzo, però non lamentiamoci, un 3° posto agli italiani assoluti è sempre un motivo di gioia! Soprattutto dopo il lungo stop, Marta non sapeva nemmeno se la sua schiena sarebbe potuta tornare a saltare».

Prossimi obiettivi? «I Campionati Italiani di categoria, in programma dal 18 al 20 settembre a Grosseto, che stavamo preparando, ma poi la priorità sono diventati gli Assoluti. Nel frattempo però ci sarà un altro appuntamento importante, il Meeting internazionale del Palio della Quercia a Rovereto l’8 settembre». Mentre a lungo termine ci sarà da lavorare per gli Europei Under 23 in Norvegia l’anno prossimo.

Michele Brini, è argento nel decathlon agli Assoluti di Padova

È argento per il secondo anno consecutivo Michele Brini, Promessa lughese che porta sul podio italiano i colori della Sacmi Avis. Con 7351 punti migliora di quasi 100 punti il record sociale che già gli apparteneva e sigla ben 5 personali. Ottimi piazzamenti e personal best anche per il fratello Alberto, che conquista la 5^ piazza e con 6571 migliora anch’egli di un centinaio di punti quanto fatto ai Campionati Italiani lo scorso anno a Bressanone, e per Simone Ronzoni, Promessa che chiude 7° a quota 6443.

Padova 28-30 /08/ 2020 Stadio Daciano Colbachini Padova, Campionati Italiani Assoluti di Atletica Leggera – foto di Giancarlo Colombo/A.G.Giancarlo Colombo

L’argento di Michele è sicuramente un risultato da incorniciare in un’annata difficile causa lockdown  e complicata da un problema al bicipite femorale.

La prima giornata, solitamente la meno proficua per Michele, nonostante i timori per il problema muscolare si apre con quattro personali su cinque gare: 11”38 sui 100, 13,53 nel peso, 49”78 nel giro della morte e un record sociale di 7,43 nel lungo non omologabile per il +3.1 di vento. Sembra sulla stessa lunghezza d’onda il giorno successivo, con il primato di 14”75 sui 100 hs, ma le cose si complicano con la gestione della gara nel salto con l’asta. Michele si ritrova però nel giavellotto: 63.43 e record sociale (già suo) migliorato.

Michele Brini (foto Grana/FIDAL Emilia Romagna)

«Alla luce della prima giornata, si poteva fare meglio nella seconda, ma dati i problemi fisici ci sta». È infatti dalla fine della stagione indoor a fine febbraio, con l’argento nell’eptathlon agli Italiani Assoluti di Ancona, che il bicipite femorale fa tribolare Michele. «Ho alternato settimane di allenamento ad altrettanti periodi di stop forzato. Ci tengo a ringraziare davvero il mio allenatore Andrea Calandrina con cui mi alleno alla Track and Field Academy a Lignano dove vivo, studiando a Milano. Durante il lockdown, che ho trascorso a Lugo, si è inventato il modo di farci allenare a pieno ritmo malgrado fossimo a casa: tipologie di lavoro che generalmente si trascurano ma altrettanto importanti. Ho lavorato moltissimo sulla forza e si è visto il passo in più nel peso e nel lungo.

La stagione? Non è detto che sia finita. Vediamo come andrà il recupero al bicipite femorale, per il resto mi sento bene. Fra 3 settimane ci saranno i Campionati Italiani Under 23, a parte mio fratello (classe ’92, ndr) siamo praticamente tutti noi atleti presenti anche agli assoluti. Per il prossimo anno non ci sono grandi manifestazioni in vista, data la situazione Covid, cercheremo qualche meeting importante anche a livello internazionale».