Categoria: Indoor

Marta Morara è bronzo ai Campionati Italiani Assoluti indoor

Vanno in archivio i Campionati Italiani Assoluti al Palaindoor di Ancona: l’Atletica Imola Sacmi Avis e l’Icel Lugo portano a casa una medaglia di bronzo, quella conquistata da Marta Morara nel salto in alto, a fare il paio con il titolo di categoria Promesse di due settimane fa. L’imolese allenata da Gabriele Obino per i colori dell’Icel Lugo ha saltato 1,80 in una giornata difficile e all’1,84 (e all’argento) è mancato davvero poco, nella gara vinta da un’Alessia Trost che torna ai livelli che le competono.

Nell’eptathlon è sceso in pista il terzetto della Track & Field Academy composto da Michele (4°) e Alberto Brini (5°) e Simone Ronzoni (8°). Appuntamento difficile per il vice-campione italiano outdoor, reduce da un intervento al ginocchio prima di Natale ma che non ha voluto rinunciare alla rassegna iridata nonostante gli inevitabili ritardi nella preparazione fisica e tecnica. Si migliora di oltre 200 punti Alberto Brini (4849), pur con un pizzico di rammarico per qualche punto lasciato scappare tra ostacoli, alto e 1000 finale, ma con la consapevolezza del work in progress per la novità “in ricostruzione”, dopo il passaggio nel gruppo della T&F Academy, e con lo sguardo rivolto all’outdoor, dove il ventaglio completo delle specialità gli è più congeniale. Sfortunato invece il più giovane Simone Ronzoni, che paga un errore nell’alto ma che potrà rimettersi in gioco fra due weekend a Padova per i Campionati Italiani di categoria. Nel mirino per il terzetto resta la stagione outdoor con il decathlon in programma a Nizza, in aprile, restrizioni permettendo.

In gara per l’Icel sul pentathlon Rebecca Scardovi che centra tre record personali: 9”06 sui 60 hs, 5,43 nel lungo e 2’29”41 nell’800 finale, avvicinandosi a una trentina di punti dal proprio PB complessivo delle cinque specialità. Gara compromessa purtroppo sui 60 hs per la sprinter Valentina Bianchi che colpisce il secondo ostacolo.

Positivo nel complesso il bilancio per un Campionato preparato e svolto tra le difficoltà delle restrizioni anti-Covid, ma che ha regalato al popolo dello streaming il World Record Under20 nel lungo di Larissa Iapichino (con il 6,91 ha anche eguagliato il primato italiano assoluto indoor di mamma Fiona May) e il mondiale stagionale nell’alto di Gianmarco Tamberi (2,35).

Marta Morara, l’oro Under 23 dell’alto verso gli Assoluti e gli appuntamenti europei

Quinto titolo italiano per Marta Morara, capace di centrare al Palaindoor di Ancona l’oro nel salto in alto Promesse. «L’obiettivo dell’inverno era proprio quella gara- spiega Gabriele Obino, tecnico della stella dell’Atletica Lugo, -Marta ha reso al meglio, vincendo e facendo il personale.

Marta Morara – foto di Giancarlo Colombo/A.G.Giancarlo Colombo

Non possiamo che essere estremamente contenti. Per capire quanto si è letteralmente alzata l’asticella basta pensare che nel 2020 la stessa gara era stata vinta con 1.76, mentre quest’anno sono state quattro le ragazze a superare l’1.80. Sapevo che queste misure fossero nelle corde di Marta, assieme avevamo fatto delle previsioni che poi si sono rivelate verosimili: pensavamo che potessero essere addirittura tre le ragazze a rimanere in gioco fino all’1.85, ma personalmente ero convinto che Marta fosse l’unica in grado di superarlo e così è stato». Le premesse, a dispetto del risultato finale, non sembravano particolarmente positive. «La gara è stata molto bella ma altrettanto difficile. Marta non è partita bene perché non si sentiva al meglio e accusava addirittura una diffusa debolezza: strano a dirsi visto che parliamo di un animale da gara capace, durante la competizione, di tirare fuori anche quello che non ha. Man mano che tutto ha cominciato a funzionare, fortunatamente, è venuto fuori l’animale che è in lei ed è andata sempre meglio, fino alla vittoria con tanto di personale». Intanto è già tempo di Campionati Italiani assoluti indoor, che andranno in scena – ancora una volta ad Ancona – questo weekend. «Avremmo anche potuto puntare tutto sui Campionati Italiani di categoria, siamo già soddisfatti, ma affronteremo anche gli assoluti. Questa gara potrebbe rappresentare un’ulteriore ciliegina sulla torta, ma sono serenissimo: ne ho parlato proprio in questi giorni con Marta. Si tratta di un appuntamento programmato da tempo e voglio la solita grinta, può venir fuori un bel risultato ma francamente sarò tranquillissimo qualunque sia l’esito, vada come vada. Sulla carta, con Alessia Trost e Elena Vallortigara assolutamente irraggiungibili, Marta può essere la terza del lotto, anche se non va certo sottovalutata una concorrenza di altissimo livello; basta pensare alla presenza delle due atlete delle Fiamme Oro Desirée Rossit ed Erika Furlani, con quest’ultima in grado di saltare 1.94 meno di un anno fa. Ad ogni modo, allo stato attuale, Marta secondo me può essere in grado di tenere a bada le rivali per il bronzo, ma non è questo che mi interessa. Cercheremo di tirare fuori il meglio ma prestando grande attenzione agli acciacchi, perché gli Italiani di categoria hanno lasciato un piccolo postumo: Marta si è leggermente incassata il piede di stacco e personalmente ho addirittura pensato che forse sarebbe stato opportuno non gareggiare agli assoluti, ma le recenti prove che abbiamo fatto sono incoraggianti. Ora come ora c’è solo un po’ di fastidio, nulla di più, e anche il fisioterapista è concorde sulla possibilità di continuare a lavorare: saremo in pedana anche questo weekend, ma se nel corso della gara dovesse esserci qualche problema per me non sarebbe un dramma optare per il ritiro. Dopo questo appuntamento ci sarà una decina di giorni di riposo assoluto, per poi ripartire in vista degli obiettivi estivi, che sono molto ambiziosi». Il calendario outdoor, infatti, è più che mai ricco di appuntamenti di grandissima importanza: «A giugno ci saranno i Campionati del Mediterraneo under 23 in Spagna, ma il non plus ultra saranno gli Europei under 23 di Bergen, in Norvegia, per i quali Marta ha già il minimo. Qui parteciperanno alcune ragazze capaci di superare i 2 metri, siamo consapevoli di quanto il livello sia alto. Marta ha già fatto l’esperienza degli Europei da allieva, saltando quelli juniores solo per problemi fisici: questi sono gli ultimi Europei di categoria che potremo affrontare, perché poi si passerà agli assoluti. Per partecipare ai Campionati Europei assoluti bisognerebbe rientrare nel top della crema, ma mai dire mai: siamo andati avanti a piccoli passi e Marta è stata brava a stringere i denti quando doveva, e un po’ alla volta si sta riprendendo quello che aveva perso per colpa della sfortuna. Se non fosse stata ferma un anno e mezzo avrebbe potuto migliorare ben di più di 8 centimetri rispetto all’1.78 centrato da allieva. Sono sincero, qualche anno fa ero sicurissimo che avremmo potuto superare l’1.80, ma non pensavo che potessimo ambire con questa facilità alla decina successiva: sono felice che le mie atlete siano capaci di smentirmi».

Indoor: stagione 2021 nel vivo e molti primati personali

Con i meeting nazionali di sabato 23 e domenica 24 gennaio gli atleti della nostra società stanno migliorando il loro stato di forma, finalizzando la preparazione in vista dei Campionati Italiani.

Nelle gare di Ancona il risultato migliore proviene dai 1500: Riccardo Ghinassi, junior al primo anno di categoria e già detentore del record imolese allievi sul miglio metrico, mostra un’ottima condizione e approfitta di una serie molto veloce per correre in 4’00’’79, suo secondo tempo di sempre e record personale indoor (precedente 4’01’’61, fatto segnare solo una settimana fa sempre ad Ancona). Con questo risultato consolida la sua seconda posizione nel ranking 2021 della specialità per gli under 20: per partecipare ai campionati italiani, secondo il nuovo regolamento, deve rientrare nei primi 6 atleti della sua categoria entro lunedì 1 febbraio. Nella stessa distanza discreta prestazione di Ismail Grirane, che torna in pista dopo diversi problemi con un 4’16’’09. Lorenzo Landi corre 4’27’’22, mentre alcuni problemi muscolari costringono Nicola Baldisserri al ritiro.

L’arrivo della finale dei 60m con Denis Libofsha (foto Carloni/FIDAL Marche)

Altra ottima prestazione nei 60 piani: Denis Libofsha, dopo aver pareggiato il suo miglior tempo una settimana fa, lo migliora di tre centesimi correndo in 6’’90 e vincendo la finale B, dopo aver fatto segnare 6’’97 in batteria. Questo tempo lo colloca momentaneamente al settimo posto nella graduatoria nazionale di categoria. Ottimo risultato del quattrocentista Davide Bernabei, che correndo in 7’’24 fa segnare il suo secondo miglior tempo di sempre. Soddisfatti anche Andrea Mazzanti, che al rientro dopo uno stop forzato di diverse settimane migliora di un decimo rispetto al meeting di Modena della settimana scorsa (7’’26), e Matteo Rosadi, al PB in 7’’55, mentre Francesco Cavina corre in 7’’42. Continua a leggere

Al via il 2021. Personali per Ghinassi e Ronzoni

 

Si apre con i personali di Riccardo Ghinassi e Simone Ronzoni il 2021 della Sacmi Avis. Il weekend del 16 e 17 gennaio ha visto impegnati gli atleti imolesi ad Ancona e a Modena.

Riccardo Ghinassi, new entry della categoria Junior, al Palaindoor di Ancona corre i 1500 metri in 4’01”61, record personale al coperto e suo secondo miglior tempo dopo il primato sociale Allievi ottenuto lo scorso ottobre. Personale indoor anche per l’allievo Mattia Turchi sugli 800 (2’00”58) e buona prova sulla stessa distanza di Jacopo Torri (2’09”25 a mezzo secondo dal personale). Denis Libofsha (Promesse) nella finale dei 60 piani eguaglia il proprio PB di 6”93.

Riccardo Ghinassi (foto Passerini/Atl-Eticamente Foto)

 

Oltre ai miglioramenti cronometrici, da Ancona arrivano anche due i primi posti a opera delle Promesse dell’Icel: Marta Morara, bronzo ai Campionati Italiani Assoluti lo scorso anno, nel salto in alto sfiora l’1,81 e supera la modenese Nicole Romani, Valentina Bianchi sui 60 piani si migliora in finale con 8”61. Bronzo per Luigi Provenzano nei 60 hs categoria Allievi.

Simone Ronzoni

Simone Ronzoni nel salto con l’asta a Modena (16 gennaio 2021)

Nel mezzofondo, Lovepreet Rai debutta nelle categorie assolute con una buona prova sugli 800 (2’27”90). Il difficile periodo di restrizioni non impedisce alla Master45 Nadiya Chubak di gareggiare sulla stessa distanza (2’36” per lei). Nel salto con l’asta, Eleonora Rossi torna a riconquistare la misura di 3,30.

Sul fronte di Modena erano invece impegnati i decatleti, autori nel 2020, per il secondo anno consecutivo, del primo posto in Italia nei Campionati di Società delle prove multiple. Due i record personali per Simone Ronzoni: un ottimo 4,20 metri nel salto con l’asta e 7”43 sui 60 piani. Nelle stesse specialità, a cui si devono aggiungere i 60 hs, è in gara anche Alberto Brini, che proprio sugli ostacoli chiude al 3° posto. In gara nei 60 piani sulla pista emiliana anche il capitano Andrea Mazzanti, che dopo un periodo di stop forzato ferma il cronometro a 7”36.

Conti forza tre: “Mi aspettavo di tornare su questi livelli”

“Mi aspettavo di tornare su questi livelli, bronzo ottimo risultato”

Terzo terzo posto assoluto per Francesco Conti: ai Campionati italiani assoluti indoor di Ancona, andati in scena tra 22 e 23 febbraio, il classe ’95 imolese ha centrato un fantastico bronzo (che si aggiunge a quelli ottenuti a Rieti nel 2016, sempre sugli 800, e a Bressanone nel 2019, ma nella staffetta 4×400) ad un anno e mezzo di distanza dall’intervento al piede.

In terra marchigiana il cronometro, al termine dei quattro giri, si è fermato su un ottimo 1.51.45, tempo che è valso il podio al portacolori della Sacmi Avis. “Sapevo che c’era la possibilità di ottenere un buon piazzamento, perché la concorrenza per le posizioni dalla seconda in giù era apertissima. Sono naturalmente contento del risultato, mi aspettavo di tornare su questi livelli: sapevo che riprendere dopo l’intervento al piede non sarebbe stato facile, ma già l’anno scorso al ritorno in pista le sensazioni erano positive. Quest’anno l’intervento non dovrebbe avere strascichi e, ad oggi, sono molto soddisfatto di come stanno andando le cose”.

Conti sul podio con Aquaro e Barontini.

Francesco racconta quindi il quadruplo giro: “La gara è andata secondo le previsioni: conoscevo bene gli avversari e sapevo che erano molto forti. Ho cercato di portarmi da subito in una buona posizione, a costo di passare esterno; purtroppo ho perso il contatto con i primi due, ai 600 mi sono ritrovato distaccato e ho provato ad accorciare, ma mi sono reso conto che non sarei riuscito a raggiungerli. Barontini e Aquaro sono stati semplicemente più forti. Ho quindi amministrato il vantaggio, anche perché negli ultimi 200 metri mi sono trovato completamente da solo, e ho terminato la gara in terza posizione, un ottimo risultato”.

Infine una veloce considerazione sui prossimi obiettivi: “Punto molto sui Campionati italiani assoluti all’aperto, tanto a livello individuale che di società. Spero di continuare sulla strada tracciata”.