Categoria: Campionato di società

Meeting Allievi e Cadetti a Modena e Ferrara

Il primo weekend di maggio per le categorie giovanili dell’atletica regionale è da sempre sinonimo dei Campionati Regionali di staffette; quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria, non è stato ritenuto opportuno organizzare questa manifestazione, ma tra Modena e Ferrara sono andati in scena due meeting validi per i C.d.S., rispettivamente per Allievi e Cadetti. Ricordiamo che nel 2021 non ci saranno i C.d.S. “tradizionali”, ma i punteggi potranno essere calcolati in base a tutte le gare effettuate entro l’11 luglio. Continua a leggere

Cilini bronzo al Trofeo Nazionale di Marcia Cadetti. Scardovi sfiora il personale nell’eptathlon

Cilini bronzo al Trofeo Nazionale di Marcia Cadetti. Scardovi sfiora il personale nell’eptathlon

Sono le donne a trascinare Scami Avis e Icel Lugo nelle numerose manifestazioni sportive dislocate sul territorio regionale. E non solo.

A Bergamo, al Trofeo Nazionale di Marcia, Asja Cilini conquista il 3° posto sui 3 km Cadette con l’ottimo crono di 16’09”, che si avvicina al personale stabilito lo scorso anno. Molto bene anche la sua compagna Sara Ragazzini, 17^ in 18’29”, a soli due secondi dal PB.

A livello regionale a Faenza, in occasione dei Campionati di Società di Prove Multiple Assoluti, a salire sul gradino più alto della classifica femminile è l’Atletica Icel Lugo, con quattro atlete presenti nelle prime cinque. Titolo regionale assoluto e promesse per Rebecca Scardovi, che con 4638 punti si avvicina nuovamente al personale (4660 nel 2019 a Bressanone) e migliora il personale nel salto in alto (1,62). Seguono, nel giro di una manciata di punti, al 3° posto Sofia Zanotti (3982), ancora alle prese con qualche problema fisico, Stefania Di Cuonzo (3949), new entry della formazione lughese e Greta Carnevali (3935), rispettivamente 2^ e 3^ tra le promesse.

Per la categoria Cadetti ci spostiamo a Sasso Marconi, dove si disputano le gare individuali provinciali. Sui 300 piani fanno segnare buoni risultati Riccardo Nataloni, che ottiene il 2° posto in 41”4, e la compagna di allenamento Giada Martelli, 8^ con 47”3.

Per i Campionati Regionali Individuali Assoluti di 10000 su pista era in gara anche la Promessa del mezzofondo imolese Riccardo Gaddoni.

Nel settore master, sempre di scena all’impianto “La Graziola” di Faenza, Nadiya Chubak (SF45) vince la gara dai 1500m in 5’15”, Gian Paolo Benati (SM50) è invece terzo sui 100 metri (13”93 per lui).

 

Intervista agli staffettisti argento ai Campionati Italiani di cross

Medaglia d’argento per la staffetta dell’Atletica Imola Sacmi Avis ai Campionati Italiani Assoluti di Cross, andati in scena nella suggestiva cornice del parco di Villa Montalvo a Campi Bisenzio (FI) sabato 13 marzo. Il racconto della gara direttamente dalle voci dei quattro protagonisti che si sono dati il cambio sul percorso da 2 chilometri: Mattia Turchi (allievo), Riccardo Ghinassi (junior), Riccardo Gaddoni (promessa) e Luis Ricciardi (senior).

 

Vi aspettavate la medaglia / ci speravate?

Mattia Turchi: Sì, fin dall’inizio guardando gli iscritti abbiamo visto che potevamo arrivare a podio.

Riccardo Ghinassi: Sapevamo di essere una buona squadra e di avere concrete possibilità di medaglia; tuttavia non conoscevamo bene i nostri avversari e ogni gara può presentare diverse insidie… Così non è stato, siamo riusciti a portare a casa un’ottima medaglia d’argento nella quale tutti abbiamo creduto e sperato.

Riccardo Gaddoni: Mi aspettavo la medaglia, anche se non conoscevo tutti gli atleti delle altre squadre sapevo che avremmo avuto una staffetta da podio. Speravo nell’oro ma la formazione di Vertova aveva in gara Parolini che ha meno di 14′ sui 5000 e non era battibile.

Luis Ricciardi: Sinceramente no. Un buon piazzamento sì, ma si tratta di un campionato italiano di cross, anche se la distanza dei 2 km si addice alle caratteristiche di tutti e quattro.

 

Raccontaci com’è andata questa staffetta… sotto l’aspetto “tecnico” della tua frazione e sotto quello “di squadra” della staffetta con i tuoi compagni.

Mattia: Secondo me è andata molto bene: dal mio punto di vista ho fatto il meglio che potevo, considerando che i cross non sono la mia disciplina sono riuscito a piazzarmi quinto nella mia frazione. Credo che siamo davvero una bella squadra.

Riccardo Ghinassi: La mia frazione la ritengo molto buona, sono riuscito ad esprimere il meglio di me recuperando e superando, nella parte finale, gli avversari, fino a portarmi al comando della gara. Nell’ultima frazione correva Luis e ci giocavamo il podio, sono stati molti belli i momenti che hanno preceduto il suo arrivo al traguardo: Turchi, Gaddoni e io abbiamo atteso ansiosamente e incitato il nostro compagno fino al suo arrivo, dove lo abbiamo accolto super felici per l’esito della gara.

Riccardo Gaddoni: Riguardo all’aspetto tecnico sono abbastanza soddisfatto della mia frazione: non sono un crossista e non volevo partire forte per evitare di scoppiare, forse ho osato un po’ troppo all’inizio cercando di stare con l’atleta di Savona che mi aveva superato in partenza, ma dopo aver perso la posizione e qualche secondo nella parte centrale del percorso (quella con le salite) credo che il gap sia rimasto abbastanza costante e ho chiuso abbastanza forte.

Luis: La staffetta è andata benissimo, penso che meglio di così non potessimo fare. Già dal riscaldamento ho capito che potevamo fare una grande gara, c’era concentrazione e questo probabilmente ha fatto la differenza in gara. Vedere Gaddo terzo mi ha dato la carica per raggiungere il secondo posto, ho iniziato a tirare dall’inizio e ho retto fino alla fine.

 

Se dovessi descrivere questi campionati italiani con una sola parola?

Mattia: Sborata!

Riccardo Ghinassi: Suggestivi.

Riccardo Gaddoni: Il punto di forza della squadra è stata la consistenza e credo sia la parola che rappresenta meglio i campionati, perché non avevamo atleti di punta ma un livello generale medio-alto (4’08 Turchi, 3’57 Ghinassi, 3’52 io e Luis).

Luis: Luce. In un periodo così buio, questa staffetta ci ha dato qualcosa che ci servirà nell’outdoor.

 

Adesso, come procederai con la tua preparazione? Come e dove ti stai allenando?

Mattia: Aumenteremo il chilometraggio per arrivare a una buona base aerobica, per 1500 e 800 e magari, chissà, forse tornare sulle siepi. Il mio obiettivo è ovviamente arrivare nei primi tre nella specialità che meglio mi rappresenta.

Riccardo Ghinassi: Adesso è tempo di preparare la stagione outdoor, procederò allenandomi con grinta e determinazione per migliorarmi. Mi sto allenando da solo a casa, nel mio Comune, già dal 25 febbraio a fronte delle restrizioni imposte dalla pandemia… spero, presto, di poter tornare in pista a Lugo per prepararmi al meglio.

Riccardo Gaddoni: In questa fase della stagione cercherò di allungare un po’ le distanze, macinando chilometri nei dintorni di casa e se possibile al campo. Il mio prossimo obiettivo è un test non ufficiale sui 10km, mentre per le gare in pista gli obiettivi della stagione sono 3’50 sui 1500 e 15′ sui 5000.

Luis: Ho intenzione di spaziare da 800-1500 fino al 5000. Questo argento ci è servito di stimolo, ci può aiutare per l’outdoor, come gruppo ci ha dato tanto. C’è un bel gruppetto, anche con Dall’Osso, ci stimoliamo a vicenda. Se troviamo la sintonia giusta riusciremo a dare ancora tanto.

 

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Dai cross un argento e quattro bronzi tra classifiche individuali e di società

In contemporanea con i Campionati Italiani Assoluti di Ancona si è svolta a Correggio (RE) la seconda fase dei Campionati Regionali di Società di cross (anche Campionati Individuali di categoria), sotto severe regole anti-Covid (accesso al campo gara contingentato, mascherina obbligatoria per i primi 500 metri delle prove, tempo limite massimo per le gare più lunghe).

Il risultato principale è il secondo posto nella categoria Juniores maschile di Riccardo Ghinassi, stesso piazzamento della prima fase. Il recordman allievi dei 1500 va in fuga fin dalle prime battute con il reggiano Rondoni (Corradini Rubiera), al quale si deve arrendere soltanto nel finale portando a casa l’argento individuale e preziosi punti per la classifica di squadra. Nella stessa prova ottima nona piazza per Jacopo Torri, che si sacrifica correndo una gara molto più lunga rispetto ai suoi standard e conferma la prestazione del CdS di Reggio Emilia, nel quale si era classificato settimo. I piazzamenti nelle due prove di Ghinassi e Torri, oltre all’ottavo posto nella prima fase del mezzofondista veloce Lorenzo Landi, consentono di ottenere un ottimo terzo posto di squadra, considerando la composizione prevalentemente di ragazzi più portati per le distanze corte e non a proprio agio nei cross e l’assenza di Davide Lanconelli.

Altro bronzo di società nella categoria Allieve, trascinate dal quarto posto di Lovepreet Rai che dopo un’ottima stagione indoor (2’25’’49 e 1’02’’09 nella prima annata tra le grandi) si fa trovare pronta anche nei cross. Per la classifica di società sono stati determinanti i piazzamenti di Giulia Conti (25^) e Sara Morini (29^).

Nella categoria Juniores al femminile corre un’ottima gara Maria Celeste Veroli, al terzo posto eguagliando il piazzamento nella prima fase, mentre si piazza undicesima la compagna di allenamento Erika Bolognesi. Si classifica al terzo posto anche Riccardo Gaddoni nel cross corto (primo tra le Promesse), dopo aver condotto quasi tutta la gara in testa con il compagno Luis Ricciardi (classificatosi 4°) in una gara decisa da un serrato sprint finale vinto dal triatleta Chitti (CUS Parma) grazie alla sua maggiore potenza muscolare. Sulla stessa distanza tra le donne ottimo quinto posto di Nadiya Chubak, con Irene Dottori 10^ e Ambra Cani 17^.

L’ottocentista Mattia Turchi, allievo reduce da un campionato italiano indoor agrodolce la settimana scorsa, chiude la sua prova ad un buon quinto posto essendosi focalizzato maggiormente sulla stagione indoor. Riccardo Dall’Osso debutta invece nella categoria Promesse nei 10 chilometri piazzandosi al 65° posto nella classifica che comprende anche i Senior, dopo una preparazione invernale funestata da ben tre infortuni. Infine, Giorgia Bacchilega conclude 26^ nella prova riservata alle Promesse/Seniores donne nonostante alcuni problemi fisici nelle ultime settimane.

Intervista ad Alessandro Tognin, staffettista ai Campionati Italiani Allievi nella 4×400

“Mi piace la sensazione di velocità che crei con il tuo corpo, sentire la velocità sulla pelle”. Ecco Alessandro Tognin, quattrocentista che ha contribuito alla staffetta degli Allievi 3^i in Italia.

Ciao Alessandro, come commenti questo 3° posto ai Campionati Italiani di Società?

Come gli altri non me l’aspettavo. Non conoscevo bene gli altri componenti della squadra, in occasione di questi Campionati ho scoperto nuovi compagni, soprattutto nel settore del mezzofondo e dei lanci, veramente forti! A Lugo conosco praticamente tutti, ma con gli imolesi ci incontriamo solo alle gare e in occasione della staffetta 4×400 ci siamo conosciuti meglio.

Per quanto riguarda i tuoi risultati di quest’anno, com’è andata?

È stato difficile dopo lo stop del lockdown, è stato strano allenarsi al di fuori del campo, senza gli altri. Purtroppo non sono riuscito a migliorarmi. Con Claudio, il mio allenatore, abbiamo deciso di continuare a lavorare per la staffetta 4×400.

La tua gara migliore e la peggiore?

La migliore è stata lo scorso anno a Modena, con quel 52”30 che è ancora il mio personale. La peggiore che ricordi invece è il mio primo 400 in assoluto, corso indoor, è stata un’esperienza traumatica perché con tutta quella fatica mi aspettavo un tempo migliore.

Cosa ti ha portato a scegliere come specialità proprio il giro della morte?

Vengo dal mezzofondo, da piccolo ero bravino ma non mi piaceva, non ci trovavo la passione. Da cadetto ho provato i 300 e così passando allievo sono arrivato ai 400.

Prossimo obiettivo?

I 400 sono l’unica gara che ho in testa. Voglio tentare il minimo ma soprattutto migliorarmi, andare oltre i miei limiti.

Cosa ti piace di più della disciplina, del tuo allenatore e del tuo gruppo?

Quelle che corro io sono distanze in cui riesci a provare una sensazione di velocità che crei con il tuo corpo, dove senti la velocità sulla pelle.

Per quanto riguarda Claudio penso che il suo punto di forza sia il fatto che è sempre molto disponibile e comprensivo, può sembrare buono ma dentro è determinato e “cattivo”, nel senso che riesce a tirare fuori il meglio dai suoi atleti.

Il bello del nostro gruppo – mi alleno con Pietro Carnevali, Davide Bernabei, Pietro Ravagli e gli altri – è che siamo uniti e giocherelloni.

Allenamento preferito e allenamento più odiato?

Mi piacciono le prove un po’ più lunghe, dai 300 ai 500, quindi variazioni e scalette, ma detesto la resistenza alla velocità, gli allenamenti di velocità pura e tecnica…

Il/la più simpatico/a del tuo gruppo?

Sono amico con tutti, ma il legame più forte è con Pietro Carnevali, ci alleniamo insieme fin da piccoli.

Sportivo preferito (atleta e non)?

Avrei detto Christian Coleman, ma vista la squalifica per doping lo escluderei. Sicuramente, guardando anche ai grandi del passato, Ayrton Senna.

Che sport praticheresti se non facessi atletica?

Difficile dirlo… forse nuoto, perché come nell’atletica mi piace il fatto che devi fare la tua parte ma hai anche una squadra.

Hai dei rituali pre-gara?

Una volta ero scaramantico, ora non più, punto a trattenere ansia e paura e a scaricarle con una playlist mista.

Un consiglio che vuoi dare ai prossimi Allievi Sacmi Avis, attuali cadetti.

Stringere i denti e andare avanti.