Categoria: Assoluti

Personali e ricco medagliere nel primo weekend outdoor

Si apre la stagione outdoor. Nel rispetto delle norme “anti-covid” dettate da Coni e Federazione, il weekend del 10 e 11 aprile ha visto scendere in pista una numerosa compagine di atleti e atlete della Sacmi Avis (e dell’Icel Lugo) desiderosi di mettersi alla prova.

16 ori, 8 argenti e 5 bronzi, questo il bottino portato a casa dalle tre le sedi dove si sono disputate gare spurie, vale a dire distanze non olimpiche.

Modena.

Al Trofeo Casa Modena sabato spiccano i record personali dei lanciatori: nel disco, Alexander Geminiani è argento Junior con 38,37 m, mentre l’Allievo Vittorio Ragazzini fa segnare 35,59. Personale anche per Ilaria Rubbi nel peso Allieve con 11,50.

Sui 150, tra le donne buona prova per Valentina Bonetti (19”35) e Alice Santi (19”74), al maschile le prestazioni migliori sono di Gianni Bonetti, che corre in 16”79 e Lorenzo Pederzoli (17”32), impegnato anche sui 500 (1’08”34). Qui chiude al 1° posto tra gli Allievi Mattia Turchi con un ottimo 1’07”68.

Oro nella stessa categoria anche per la sua compagna di allenamento Sara Rai con 1’19”91, seguita da Silvia Bovolenta con 1’20”09. Nell’asta Federico Ferrucci torna a toccare quota 4 metri.

 

 

Misano.

Buone prove nella stessa giornata anche a Misano al Trofeo Primavera. Oro sui 2000 per Riccardo Ghinassi (5’39”55) e Maria Celesta Veroli (7’08”17), sui 150 per Denis Libofsha (16”30) e Sofia Zanotti (18”92). Sulla breve distanza, bronzo per Mattia Rondinelli (16”68) e Chiara Giovannini (19”13).

Cesena.

Domenica a Cesena al Trofeo Jingold sono ancora i lanciatori a trascinare il medagliere. Oro e personal best per Andrea Fagliarone nel martello Assoluti 51,88, stessa soddisfazione doppia nella categoria Allievi per Vittorio Ragazzini che lancia a 46,13, seguito sul podio dal compagno di squadra Nicola Donati con 45,11. Oro e personale sempre nel martello, tra le Allieve, anche per Elena Ghini 42,82 e argento per Giorgia Strazzari (41,06). Nel giavellotto argento per Lorenzo Morara con 52,25. Tra i velocisti conquista l’oro Denis Libofsha sugli 80 (9”04), mentre sui 300 ritornano in pista anche gli esperti lughesi Davide Bernabei (oro) e Ismail Grirane. Nel mezzofondo, raddoppiano la distanza corsa il giorno precedente Mattia Turchi e Jacopo Torri, entrambi al personale sui 1000 rispettivamente con 2’36”89 e 2’50”. Doppio impegno anche per l’Allieva Sara Rai che corre in 3’10”45. Da segnalare anche l’ottima prestazione sui 3000 della Master 45 Nadiya Chubak, con 10’42”03.

Prossimi appuntamenti.

Domenica 18 sarà la volta dei 10.000 in pista a Rubiera, dove sarà impegnato Riccardo Gaddoni. Le marciatrici Cadette Asja Cilini e Sara Ragazzini saranno invece impegnate in un meeting interregionale, mentre altri cadetti gareggeranno a Sasso Marconi al Meeting provinciale valido per la classifica del Campionato di Società di categoria.

 

Intervista agli staffettisti argento ai Campionati Italiani di cross

Medaglia d’argento per la staffetta dell’Atletica Imola Sacmi Avis ai Campionati Italiani Assoluti di Cross, andati in scena nella suggestiva cornice del parco di Villa Montalvo a Campi Bisenzio (FI) sabato 13 marzo. Il racconto della gara direttamente dalle voci dei quattro protagonisti che si sono dati il cambio sul percorso da 2 chilometri: Mattia Turchi (allievo), Riccardo Ghinassi (junior), Riccardo Gaddoni (promessa) e Luis Ricciardi (senior).

 

Vi aspettavate la medaglia / ci speravate?

Mattia Turchi: Sì, fin dall’inizio guardando gli iscritti abbiamo visto che potevamo arrivare a podio.

Riccardo Ghinassi: Sapevamo di essere una buona squadra e di avere concrete possibilità di medaglia; tuttavia non conoscevamo bene i nostri avversari e ogni gara può presentare diverse insidie… Così non è stato, siamo riusciti a portare a casa un’ottima medaglia d’argento nella quale tutti abbiamo creduto e sperato.

Riccardo Gaddoni: Mi aspettavo la medaglia, anche se non conoscevo tutti gli atleti delle altre squadre sapevo che avremmo avuto una staffetta da podio. Speravo nell’oro ma la formazione di Vertova aveva in gara Parolini che ha meno di 14′ sui 5000 e non era battibile.

Luis Ricciardi: Sinceramente no. Un buon piazzamento sì, ma si tratta di un campionato italiano di cross, anche se la distanza dei 2 km si addice alle caratteristiche di tutti e quattro.

 

Raccontaci com’è andata questa staffetta… sotto l’aspetto “tecnico” della tua frazione e sotto quello “di squadra” della staffetta con i tuoi compagni.

Mattia: Secondo me è andata molto bene: dal mio punto di vista ho fatto il meglio che potevo, considerando che i cross non sono la mia disciplina sono riuscito a piazzarmi quinto nella mia frazione. Credo che siamo davvero una bella squadra.

Riccardo Ghinassi: La mia frazione la ritengo molto buona, sono riuscito ad esprimere il meglio di me recuperando e superando, nella parte finale, gli avversari, fino a portarmi al comando della gara. Nell’ultima frazione correva Luis e ci giocavamo il podio, sono stati molti belli i momenti che hanno preceduto il suo arrivo al traguardo: Turchi, Gaddoni e io abbiamo atteso ansiosamente e incitato il nostro compagno fino al suo arrivo, dove lo abbiamo accolto super felici per l’esito della gara.

Riccardo Gaddoni: Riguardo all’aspetto tecnico sono abbastanza soddisfatto della mia frazione: non sono un crossista e non volevo partire forte per evitare di scoppiare, forse ho osato un po’ troppo all’inizio cercando di stare con l’atleta di Savona che mi aveva superato in partenza, ma dopo aver perso la posizione e qualche secondo nella parte centrale del percorso (quella con le salite) credo che il gap sia rimasto abbastanza costante e ho chiuso abbastanza forte.

Luis: La staffetta è andata benissimo, penso che meglio di così non potessimo fare. Già dal riscaldamento ho capito che potevamo fare una grande gara, c’era concentrazione e questo probabilmente ha fatto la differenza in gara. Vedere Gaddo terzo mi ha dato la carica per raggiungere il secondo posto, ho iniziato a tirare dall’inizio e ho retto fino alla fine.

 

Se dovessi descrivere questi campionati italiani con una sola parola?

Mattia: Sborata!

Riccardo Ghinassi: Suggestivi.

Riccardo Gaddoni: Il punto di forza della squadra è stata la consistenza e credo sia la parola che rappresenta meglio i campionati, perché non avevamo atleti di punta ma un livello generale medio-alto (4’08 Turchi, 3’57 Ghinassi, 3’52 io e Luis).

Luis: Luce. In un periodo così buio, questa staffetta ci ha dato qualcosa che ci servirà nell’outdoor.

 

Adesso, come procederai con la tua preparazione? Come e dove ti stai allenando?

Mattia: Aumenteremo il chilometraggio per arrivare a una buona base aerobica, per 1500 e 800 e magari, chissà, forse tornare sulle siepi. Il mio obiettivo è ovviamente arrivare nei primi tre nella specialità che meglio mi rappresenta.

Riccardo Ghinassi: Adesso è tempo di preparare la stagione outdoor, procederò allenandomi con grinta e determinazione per migliorarmi. Mi sto allenando da solo a casa, nel mio Comune, già dal 25 febbraio a fronte delle restrizioni imposte dalla pandemia… spero, presto, di poter tornare in pista a Lugo per prepararmi al meglio.

Riccardo Gaddoni: In questa fase della stagione cercherò di allungare un po’ le distanze, macinando chilometri nei dintorni di casa e se possibile al campo. Il mio prossimo obiettivo è un test non ufficiale sui 10km, mentre per le gare in pista gli obiettivi della stagione sono 3’50 sui 1500 e 15′ sui 5000.

Luis: Ho intenzione di spaziare da 800-1500 fino al 5000. Questo argento ci è servito di stimolo, ci può aiutare per l’outdoor, come gruppo ci ha dato tanto. C’è un bel gruppetto, anche con Dall’Osso, ci stimoliamo a vicenda. Se troviamo la sintonia giusta riusciremo a dare ancora tanto.

 

SEGUICI SUI NOSTRI CANALI SOCIAL: FACEBOOK e INSTAGRAM

 

Intervista a Simone Ronzoni, argento agli italiani di prove multiple indoor promesse

Ciao Simone, complimenti per questa medaglia! Te l’aspettavi?

Grazie! Non me l’aspettavo tanto perché è stato un inverno così così: ho alcuni problemi al ginocchio (un’infiammazione a un tendine) da maggio scorso e per questo sono stato in difficoltà soprattutto nel salto in alto e nel lungo; ho avuto alcuni problemi anche negli ostacoli, anche se fortunatamente li abbiamo risolti prima degli assoluti, dove ho fatto il personale. Sono andato sempre abbastanza bene invece nell’asta, dove ho fatto il PB due volte, e nei 60.

Ricordiamo ai nostri lettori che te fai parte del gruppo TFAcademy, guidato da Andrea Calandrina. Com’è organizzato il vostro gruppo? Cosa ti piace di più?

Il nostro gruppo si allena a Legnano. Ci alleniamo solitamente insieme, in base agli impegni di ognuno, mentre per l’università o, per alcuni, il lavoro ci organizziamo indipendentemente. Mi piace molto allenarmi con loro perché è un gruppo di alto livello ed è molto stimolante.

Cosa ti ha portato a scegliere l’atletica e le prove multiple?

Ho iniziato a fare atletica alla fine delle scuole elementari, quando ho lasciato il basket perché mi piaceva correre. Con la mia prima società, l’Olimpia Bergamo, ho sempre fatto tutte (TUTTE!) le gare tranne marcia, martello e siepi. Già da piccolo partecipavo alle gare di prove multiple giovanili (triathlon esordienti, pentathlon ragazzi,…). Da allievo ho fatto il mio primo decathlon ed è andato molto bene, da lì non ho più lasciato le multiple.

E invece cosa ti ha portato a scegliere la nostra squadra?

Quando ero tesserato per Bergamo avevo bisogno di un supporto maggiore per partecipare alle tante gare che un decatleta fa nel corso della stagione; tramite Andrea Calandrina e Michele Brini sono entrato in contatto con l’Atletica Imola, e mi ispirava l’idea di contribuire a creare una squadra molto forte anche nelle prove multiple.

Cosa ti piace di più della tua disciplina?

Mi piacciono molto le prove multiple perché non ci si annoia mai, ogni allenamento è diverso e durante le gare può succedere di tutto. Mi piace molto il fatto che ci si alleni tanto per partecipare a gare che durano tanto e una volta terminate danno grande soddisfazione (oltre alla fatica!).

Qual è la tua disciplina preferita?

In gara è sicuramente il salto in lungo, dove ho un personale di 7,05 metri. Mi piace molto anche il salto con l’asta, che ho recentemente portato a 4,30m.

E in allenamento invece? Ci sono allenamenti che preferisci e altri che non sopporti?

I miei allenamenti preferiti sono quelli di salto con l’asta, li considero i più divertenti perché sono gli unici che non facciamo in modalità ridotta, ma mi piace molto anche fare gli allenamenti di corsa. Non sopporto invece quelli di getto del peso, è la disciplina che tra le 10 proprio non sopporto.

Quali pensi siano state le tue gare migliori e peggiori?

La peggiore è sicuramente quella dei Campionati Assoluti Indoor 2021, a causa dei tre nulli alla misura d’ingresso nel salto in alto. Per la migliore sono indeciso tra i Campionati Italiani Promesse di Grosseto 2020 (dove ho fatto il primato personale, è stata una gara molto combattuta, la mia prima medaglia ai campionati italiani e con una rimontona alla fine grazie a tutti gli allenamenti sulla resistenza che hanno dato i loro risultati proprio nella gara più importante) o i miei primi campionati italiani da cadetto, sono stati molto emozionanti.

Qual è il tuo prossimo obiettivo?

Uno solo: superare i 7000 punti nel decathlon, ci proveremo probabilmente il 15 e 16 maggio a Firenze.

Chi è il tuo sportivo preferito?

Bella domanda! Nell’atletica non ce n’è uno che preferisco particolarmente (a parte Michele Brini!!). Al di fuori sono molto fan del giocatore di NBA Russel Westbrook.

Che sport praticheresti se non facessi atletica?

Probabilmente basket perché oltre ad essere l’unico che ho praticato oltre all’atletica mi piace molto sia da giocare che da vedere.

Chi è e cosa fa Simone Ronzoni fuori dalla pista e dalle pedane?

Frequento Ingegneria informatica al Politecnico di Milano. Le mie giornate sono moto abitudinarie e si dividono tra (video)lezioni, allenamenti, studio e quando si può vado a casa di Michele a giocare alla Play. Ogni tanto torno a Bergamo, dai miei genitori e dai miei amici, ma in questo periodo è molto difficile e succede raramente.

Hai qualche scaramanzia o routine pre-gara?

Non sono particolarmente scaramantico. Nel lungo e nell’asta uso sempre calzini bianchi alti (nelle altre gare uso i fantasmini) ma non è per scaramanzia, è per stile!!

Hai qualche consiglio da dare ai più giovani?

Consiglio di non aver paura ad inseguire i propri sogni, l’importante è provarci e divertirsi. Non bisogna fare qualcosa per cui ci si sente obbligati, ma impegnarsi per le cose che interessano veramente.

Grazie Simone per la disponibilità, e in bocca al lupo per la stagione outdoor!

 

SEGUICI SUI NOSTRI CANALI SOCIAL: Instagram e Facebook

 

Costanzi 6° agli Italiani di Lanci, il personale è vicino

Alessio Costanzi (foto Grana/FIDAL Emilia Romagna)

Ai Campionati Italiani Assoluti di Lanci Invernali Alessio Costanzi conquista un ottimo 6° nel lancio del disco da 2 kg, lanciando l’attrezzo a 50,66 metri. Alla rassegna iridata, svoltasi il 27 e 28 febbraio a Molfetta, lo spoletino (dal 2018 in forza alla Sacmi Avis) ha fatto registrare un’ottima serie ed è tornato a lanciare sopra i 50 metri, siglando la sua terza prestazione personale all-time, a meno di 80 cm dal personale e record imolese di 51,38.

Marta Morara è bronzo ai Campionati Italiani Assoluti indoor

Vanno in archivio i Campionati Italiani Assoluti al Palaindoor di Ancona: l’Atletica Imola Sacmi Avis e l’Icel Lugo portano a casa una medaglia di bronzo, quella conquistata da Marta Morara nel salto in alto, a fare il paio con il titolo di categoria Promesse di due settimane fa. L’imolese allenata da Gabriele Obino per i colori dell’Icel Lugo ha saltato 1,80 in una giornata difficile e all’1,84 (e all’argento) è mancato davvero poco, nella gara vinta da un’Alessia Trost che torna ai livelli che le competono.

Nell’eptathlon è sceso in pista il terzetto della Track & Field Academy composto da Michele (4°) e Alberto Brini (5°) e Simone Ronzoni (8°). Appuntamento difficile per il vice-campione italiano outdoor, reduce da un intervento al ginocchio prima di Natale ma che non ha voluto rinunciare alla rassegna iridata nonostante gli inevitabili ritardi nella preparazione fisica e tecnica. Si migliora di oltre 200 punti Alberto Brini (4849), pur con un pizzico di rammarico per qualche punto lasciato scappare tra ostacoli, alto e 1000 finale, ma con la consapevolezza del work in progress per la novità “in ricostruzione”, dopo il passaggio nel gruppo della T&F Academy, e con lo sguardo rivolto all’outdoor, dove il ventaglio completo delle specialità gli è più congeniale. Sfortunato invece il più giovane Simone Ronzoni, che paga un errore nell’alto ma che potrà rimettersi in gioco fra due weekend a Padova per i Campionati Italiani di categoria. Nel mirino per il terzetto resta la stagione outdoor con il decathlon in programma a Nizza, in aprile, restrizioni permettendo.

In gara per l’Icel sul pentathlon Rebecca Scardovi che centra tre record personali: 9”06 sui 60 hs, 5,43 nel lungo e 2’29”41 nell’800 finale, avvicinandosi a una trentina di punti dal proprio PB complessivo delle cinque specialità. Gara compromessa purtroppo sui 60 hs per la sprinter Valentina Bianchi che colpisce il secondo ostacolo.

Positivo nel complesso il bilancio per un Campionato preparato e svolto tra le difficoltà delle restrizioni anti-Covid, ma che ha regalato al popolo dello streaming il World Record Under20 nel lungo di Larissa Iapichino (con il 6,91 ha anche eguagliato il primato italiano assoluto indoor di mamma Fiona May) e il mondiale stagionale nell’alto di Gianmarco Tamberi (2,35).