Categoria: Interviste

Il settebello imolese per gli assoluti di Ancona. Ricciardi: “Emozionato ed onorato”

Campionati italiani assoluti indoor, ci siamo: tra sabato 22 e domenica 23 saranno sette i nostri portacolori impegnati sulla pista e le pedane di Ancona.
Ad aprire le danze saranno Alberto Brini ed i giovani Michele Brini e Simone Ronzoni i quali, alle 9:15 di sabato, saranno impegnati nella prima delle sette fatiche -si è intuito- dell’eptathlon. Michele, in particolare, sembrerebbe l’atleta più accreditato dell’intera spedizione imolese per un piazzamento quantomeno interessante.

Tre saranno anche i portacolori della Sacmi Avis a cimentarsi sui 1500 metri, al via alle 15:35 di sabato: i nostri mezzofondisti rispondono ai nomi di Riccardo Gaddoni, Simone Berbardi e Luis Matteo Ricciardi, alla sua prima partecipazione ad un campionato italiano assoluto. “Essendo la mia prima volta sarà una grande emozione- spiega il classe ’93, -questo è il terzo anno in cui corro e anche solo avere la possibilità di confrontarmi con i migliori d’Italia sarà un onore. In secondo luogo sono reduce da un’ottima stagione autunnale/invernale, durante la quale ho vinto alcune gare di 10 km su strada: i 1500 sono stati un po’ una scommessa, da gennaio ho accorciato le distanze allenandomi spesso con Simone (Bernardi, ndr) e Riccardo (Gaddoni, ndr) e centrare il minimo per gli italiani ha rappresentato per me una piacevole sorpresa. Io e Simone ce l’abbiamo fatta proprio all’ultima gara utile, non è stato facile. Ad Ancona proverò a farmi valere, punto semplicemente a dare il mio 100%: sarebbe bellissimo migliorare ulteriormente il tempo di accredito. Lo spirito, poi, deve sempre essere vincente e naturalmente proverò ad ottenere il miglior piazzamento possibile”. Il gioco di squadra potrebbe fare la differenza: “In settimana proveremo ad impostare un po’ la gara a livello tattico, anche parlando con coach Vittorio. In tal senso Simone potrebbe darci una grossa mano perché, essendo l’atleta più esperto, è capace di affrontare la distanza con un ritmo molto regolare: potremmo farci guidare da lui nei primi giri e, nel finale, chi più ne avrà verrà fuori. Personalmente mi sento molto bene, ho fatto dei lavori mirati alla gara con esiti soddisfacenti: a sensazione credo di essere leggermente più in forma di quando ho fatto il minimo, poi si vedrà. L’appuntamento sembra essere arrivato al momento giusto”.

L’ultima specialità (escludendo i 1000 dell’eptathlon) a vedere in gara dei ragazzi imolesi sarà quella degli 800: ai nastri di partenza del quadruplo giro ci saranno il navigato -e mai da sottovalutare- Francesco Conti e, ancora una volta, uno stoico Riccardo Gaddoni, atteso dunque da un durissimo doppio impegno. Appuntamento domenica alle 15:55.

Gare indoor, focus sui mezzofondisti. Parla il tecnico Vittorio Ercolani

Ultimo fine settimana del mese (26-27 gennaio) sempre all’insegna degli eventi indoor per gli atleti della Sacmi Avis, impegnati in alcuni degli eventi più importanti del panorama nazionale.

ANCONA. Al meeting indoor protagonisti i mezzofondisti. Francesco Conti ha conquistato il 4° posto nei 400 (49’’73) ed il 7° negli 800 (1’55’’81). Il giovane Mattia Turchi, invece, ha terminato 43° nel primo 400 della sua vita (53’’85), mentre negli 800 è arrivato 20° (2’02’’71), sfiorando il minimo per gli italiani di categoria al primo anno tra gli Allievi. «Buona prestazione per Conti nei 400 – ha spiegato l’allenatore Ercolani -, mentre negli 800 speravo facesse un po’ meglio. In questo periodo, però, è concentrato sugli esami all’Università, ma la condizione è buona e non mi preoccupo. Turchi, invece, sta migliorando gara dopo gara». Chi, invece, ha sorpreso è Simone Bernardi che, nei 1.500, ha vinto la sua serie, finendo 6° assoluto (3’55’’84). «Finalmente dopo due anni è tornato competitivo – ha detto Ercolani –. Si è avvicinato al minimo per il campionato assoluto indoor (22-23 febbraio ad Ancona) e domenica prossima avrà l’ultima possibilità per centrarlo. Speriamo si sia sbloccato». Sempre nei 1.500 7° Luis Matteo Ricciardi (3’56’’01) che poi, negli 800, ha chiuso 6° (1’54’’89). Prova positiva, nei 1.500, anche per l’allievo Jacopo Torri (32° in 4’32’’84) «Per Torri è arrivato il personale indoor – ha commentato il tecnico – Ricciardi, invece, è un bell’atleta e un ottimo acquisto per questa stagione e nei 1.500 ha nuovamente abbassato il suo personale indoor. Anche negli 800 ha stabilito il proprio personale, arrivando a mezzo secondo circa dal suo primato outdoor». Chiusura per Riccardo Gaddoni, 4° negli 800 (1’53’’09) che gli è valso il minimo per i campionati assoluti al coperto. «Ottima prestazione – ha concluso Ercolani – dove ha stabilito il suo secondo tempo di sempre indoor».

Tra i velocisti, 2° posto (nella finale-2) per Denis Libofha nei 60 piani (6’’93). Sempre nel capoluogo marchigiano va registrato il ritorno in pedana, dopo un lungo periodo di inattività, per Marta Morara (Icel Lugo) che, nel salto in alto, ha conquistato il 5° posto (1.71).

PARMA. Ai campionati regionali indoor Allievi, argento per Luca Ghini nell’asta (3.40) e bronzo per Mattia Rosadi nel salto in lungo (5.49).

FERMO. Nella prima prova dei campionati regionali di lanci invernali, Alessio Costanzi ha scagliato il suo disco a 47.81 metri.

Miglior società italiana nel decatlhon, intervista al presidente Massimo Cavini

Molto soddisfatto anche il presidente Massimo Cavini dopo l’ufficialità del primo posto in Italia dell’Atletica Sacmi Avis nel Decathlon.

Presidente, cosa ne pensa delle parole di Michele Brini che ha affermato come sia servita anche la componente fortuna per raggiungere questo traguardo?

«Lui ha il merito principale di questo successo, quindi la sua opinione è sacra, però sarei stato un po’ meno modesto. La fortuna, infatti, è stata molto relativa: con quel punteggio, negli ultimi 10 anni, avremmo vinto cinque volte e le altre volte saremmo arrivati secondi, quindi direi che siamo in media».

E’ il miglior risultato della storia della società?

«L’Atletica Imola è una grossa realtà a livello locale, mentre in Italia cominciamo ad essere molto considerati, essendo sempre tra il 20° ed il 30° posto su oltre 2.500 società affiliate alla Fidal. Ovviamente, però, in confronto ai club militari o alcune società dei capoluoghi siamo piccoli. E’ il primo titolo italiano assoluto a squadre che vinciamo, quindi è facile immaginare quanto sia importante per noi e quanto siamo orgogliosi di questo».

Quanto risulta difficile reclutare decatleti nel nostro territorio?

«E’ sicuramente la specialità più difficile in assoluto dovendo conciliare tutte le varie doti fisiche come forza, velocità, resistenza, elasticità e tecnica. A differenza di altri sport multidisciplinari che vanno molto di moda negli ultimi anni, specialmente tra gli sportivi «maturi», dove prevale la dote della resistenza, il Decathlon non può essere considerato come uno sbocco di fine carriera, perché c’è un confronto inesorabile con il metro, il cronometro e alcune specialità, come 110 ostacoli e salto con l’asta, non sono affrontabili a livello amatoriale dalla massa degli sportivi».

Alessio Comel, essendo in prestito, non vestirà più la casacca imolese il prossimo anno?

«Esatto e probabilmente rallenterà la propria attività. Al suo posto sarà tesserato con noi Simone Ronzoni, decatleta lombardo che si allena sempre con Michele Brini. Salvo sorprese, quindi, anche nel 2020 dovremmo avere una squadra competitiva»

Tra le giovani leve c’è qualcuno che si sta avvicinando a questa disciplina?

«Giovani imolesi che si siano già dichiarati specialisti di prove multiple non ne conosco, ma qualcuno che ben figura in due/tre specialità c’è, poi si vedrà come si evolverà negli anni, ovvero se allargherà lo spettro delle gare per arrivare fino al traguardo del Decathlon o si concentrerà su una singola specialità. Un esempio è l’evoluzione atletica di Francesco Lama che ha iniziato come saltatore in lungo e velocista, prima di passare alle Prove Multiple dove ha vinto il Campionato italiano Allievi nel 2014 e poi dedicarsi esclusivamente al salto con l’asta. Proprio in quest’ultima ha ottenuto un fantastico 5.40 nel 2016 quando vestiva ancora i nostri colori»

Il 2020 si avvicina. Un voto sull’anno che sta per concludersi?

«In ogni stagione si festeggia qualcosa e ci sono rimpianti per altro, anche perché con così tanti atleti è impossibile che vada tutto bene. Il mio voto, però, è 8, in attesa di vedere i promettenti mezzofondisti riprendersi la scena da protagonisti, oltre ad un ritorno in Serie Argento ai Campionati Assoluti di Società ed, infine, al podio o a qualche finale in più ai Campionati italiani giovanili».

Miglior società italiana nel decatlhon, intervista all’atleta Michele Brini

Grande protagonista del primo posto in Italia dell’Atletica Sacmi Avis nel Decathlon Michele Brini, ecco le sue parole.

Michele, come ti senti ad essere parte integrante della miglior società italiana di Decathlon?

«E’ una bella soddisfazione aver raggiunto questo traguardo, anche se non genera ritorni economici o di notorietà. In Italia, infatti, le Prove Multiple sono un po’ denigrate e poco sostenute, ma per noi che le facciamo è sicuramente gratificante. E poi è fondamentale anche per una società relativamente piccola come l’Atletica Sacmi Avis essere la migliore della Penisola. Se vogliamo essere sinceri, però, siamo stati anche un po’ fortunati, perché si sono registrate diverse defezioni da parte di società importanti con in squadra atleti più forti di noi».

Quante ore ti alleni per raggiungere questi livelli?

«Tante, circa 3 ore per sei giorni alla settimana. Con me, a Milano, si allena anche Alessio Comel, mentre mio fratello Alberto vive in Olanda. Direi, però, che l’impegno che ci mettiamo è lo stesso».

Che rapporto hai con tuo fratello e con Comel?

«Ovviamente condividiamo tanto, sia nello sport che fuori. Ogni tanto mi raggiunge a Milano, si allena con il mio gruppo di allenamento e siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Con Alessio, invece, siamo molto amici, anche perché ci vediamo praticamente tutti i giorni».

Obiettivi personali e di squadra per il 2020 ormai alle porte?

«Come Atletica Sacmi Avis, riguardo alle Prove Multiple, ci sono solo i campionati di società. In campo individuale, invece, il prossimo anno il mio calendario sarà un po’ strano, perché mi dovrò laureare.  Questo non vuol dire che non mi allenerò, ma non so ancora quali gare riuscirò a fare.  In più, essendoci le Olimpiadi, potrebbero coincidere le date degli esami con quelli di certi eventi importanti. Non potrò nemmeno disputare una competizione continentale, visto che è stata eliminata la Coppa Europa»

Delle dieci gare della tua disciplina, quali ti piacciono di più?

«Nessuna in particolare, ma se devo scegliere dico 110 ostacoli, lancio del giavellotto e salto con l’asta»

E di meno?

«Quelle dove sono più scarso, come lancio del peso e lancio del disco. Anche i 1.500 metri, però, non scherzano visto che si soffre molto in gara, ma sono costretto a farla perché è uno dei miei punti di forza».

Campionati italiani Cadetti per regioni, le sensazioni alla vigilia di Bianca Cristina Berardi

Dopo la convocazione, tra le fila dell’Emilia-Romagna, dei cinque atleti della Sacmi Avis (Lovepreet RaiMattia TurchiVittorio RagazziniGiuditta La TorreMarcello Filippone) ai prossimi campionati italiani Cadetti per regioni (Forlì, 5-6 ottobre), parola a Bianca Cristina Berardi, vicepresidente della società imolese e referente del settore tecnico.  «La società è molto soddisfatta, anche perché precedentemente non eravamo mai stati presenti con un numero così alto di atleti di Imola».

Nutrite ambizioni?

«Sicuramente vivere un’esperienza particolare e sempre molto costruttiva per ragazzi di 14 anni che rappresentano sia la propria società che la regione Emilia-Romagna. Poi cercare di ripetere le prestazioni di notevole spessore ottenute nel mese di settembre».

In che discipline li vedremo in pista?

«Lovepreet Rai e Mattia Turchi correranno i 1200 siepi, mentre Vittorio Ragazzini sarà impegnato nel martello. Giuditta La Torre, invece, lancerà il disco, con Marcello Filippone che,  infine, se la vedrà nel salto con l’asta. Voglio, però, sottolineare, che i nostri Cadetti parecipano in discipline che fino a pochi anni fa erano molto praticate ad Imola».

Come funziona la gara?

«Si gareggia come squadra regionale portando punti (uno per squadra) alla propria regione e gli atleti in eccesso partecipano a titolo individuale ma sempre come rappresentativa senza portare punteggio».